domenica 3 agosto 2008

Claudio Burlando e le Grandi Opere

"La coincidenza che vede partire negli stessi giorni le gare di appalto per opere pubbliche importanti come il nodo ferroviario genovese, l’Aurelia Bis a Savona, e la strada a mare di Cornigliano a Genova è una buona occasione per fare il punto sul sistema infrastrutturale genovese e ligure.

Cercando di superare una visione tradizionalmente negativa. Il quadro, infatti, comincia a muoversi e ad assumere un dinamismo positivo, che certo richiederà ancora grande impegno e coerenza sia a livello locale che nazionale.

Le tre opere si inseriscono in un quadro di infrastrutture che durante la legislatura regionale apertasi nel 2005 sono state completate o sono in corso di realizzazione. Si tratta di nuove arterie già inaugurate nel Ponente e nel Levante ligure e a Genova, e soprattutto dei lavori per il raddoppio della ferrovia nel Ponente. Un’opera finanziata con mezzo miliardo di euro dal primo governo Prodi. Ricordo che questo intervento strategico da un lato guarda al collegamento vitale con la Francia e la Spagna, dall’altro permette il recupero di un grande parco in riva al mare che si sta già realizzando e che sarà un forte polo di attrazione per un turismo di nuova qualità in tutta la zona. Sono anche importantissimi i lavori destinati a migliorare, a Ponente e a Levante, i collegamenti tra la costa e un entroterra che sta conoscendo significative spinte alla riqualificazione territoriale e culturale. Il nodo di Genova, indispensabile in vista del Terzo Valico, aprirà prospettive nuove sia per il trasporto passeggeri nelle lunghe percorrenze, sia al traffico merci, sia al trasporto metropolitano, essendo prevista la saldatura tra la ferrovia metropolitana da Voltri con il metrò che sta arrivando a Brignole.
A Cornigliano la nuova viabilità toglierà al quartiere l’inquinamento prodotto dal traffico, dopo che quello industriale è già stato eliminato con la bonifica delle aree ex siderurgiche, e contribuirà alla generale riqualificazione di un’area urbana strategica. A Savona l’Aurelia Bis migliorerà il traffico cittadino e i collegamenti con la zona di levante. Mi auguro poi che possa essere rapidamente appaltata l’Aurelia Bis a La Spezia, già finanziata dal Cipe, con il concorso della Regione, nel febbraio scorso. Anzi mi chiedo perché in 5 mesi non sia ancora arrivati al bando…

In generale si può dire che il presidente Prodi, con il ministro Di Pietro, abbiano finanziato e sbloccato una mole notevole di investimenti infrastrutturali per la Liguria. Tra questi ci sono anche fondi aggiuntivi per la Gronda genovese.

E’ molto importante che Comune, Provincia e Regione in questi giorni abbiano assunto una precisa posizione comune indirizzata al governo, che dovrebbe consentirci di avviare concretamente la realizzazione dell’opera alla ripresa autunnale.

Restano alcune domande decisive sul futuro, e sono domande rivolte soprattutto al governo Berlusconi. Prima di tutto il Terzo Valico. E’ un’opera già progettata e approvata, ora riaffidata ai vecchi concessionari. Si può dunque procedere, a patto che il governo ci faccia capire, già con la prossima legge finanziaria, se intende consolidare la possibilità ottenuta di dal governo Prodi di utilizzare l’extragettito, eventualmente integrato dai finanziamenti della legge Obiettivo. Dal nuovo governo ci aspettiamo anche la progettazione e il finanziamento, in tempi brevi, dell’ultimo tratto del raddoppio ferroviario tra Finale e Andora. Con questo decisivo tassello – il collegamento con la Francia – con il Nodo genovese e con il Terzo valico, la Liguria sarebbe perfettamente inserita tanto nel sistema ad alta capacità di cui finalmente si sta dotando l’Italia, quanto nei grandi “corridoi” che attraversano l’Europa e il nostro paese da Sud a Nord e da Ovest ad Est. La direttrice Barcellona-Marsiglia-Genova-Milano è infatti complementare e persino alterativa alla Tav in Val di Susa.

Sarebbe anche molto importante – e concludo – l’ultimazione del raddoppio della Pontremolese con la galleria di valico, e a Ponente il nuovo traforo del Tenda.

Alla fine di questo ragionamento credo che nessuno possa onestamente sostenere che le infrastrutture non si fanno dove e quando governa la sinistra.

Qui se ci sono ritardi dipendono solo da assenza di risorse, non da veti ideologici, e mi auguro che non dipenderanno dall’immobilismo di un governo che sostiene invece di credere nel federalismo e nello sviluppo.

D’altra parte la cultura che ci spinge non è quella di aprire cantieri – che pure ci saranno e porteranno ossigeno allo sviluppo economico – senza un progetto chiaro in testa.

Mi auguro semmai che le opere si possano avviare senza i soliti contenziosi, prima di tutto nell’interesse del sistema delle imprese e dei lavoratori.

Il nostro progetto intende sostenere una Liguria che è insieme portuale, logistica, industriale, terziaria, turistica e agricola. Con un grande patrimonio ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. Con un ruolo strategico nel Nord Ovest che è nazionale ed europeo. Rivolgiamo quindi domande al governo, ma naturalmente siamo direttamente impegnati a sostenere questo sforzo con le nostre risorse, e penso soprattutto a interventi come quelli in Valfontanabuona, l’Aurelia Bis a Andora, la statale 523 a Sestri Levante.

Il contesto in cui tutti operiamo è quello di una congiuntura mondiale e nazionale assai ardua: ma se questo progetto prosegue il suo cammino, la Liguria ce la può fare."


Claudio Burlando (La Repubblica - 03/08/08)