mercoledì 26 settembre 2007

I fatti e l'interpretazione

Oggi su L'Avvenire un lettore (articolo riportato in home page su http://www.claudioburlando.it/) suggerisce di cercare di documentarsi meglio, in generale, sui fatti e si domanda se nel caso del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, si sia creato - ad arte? - un mostro mediatico. Il web è nato per contribuire a una migliore informazione, a un'informazione accessibile, diretta e giudicabile con obiettività, anche attraverso la pubblicazione di filmati o altro che per lo più in televisione o sulla stampa non ci sarebbero mai arrivati. Il web è davvero tutto questo? O è anche un luogo a sua volta di amplificazione e di manipolazione dell'informazione?

lunedì 24 settembre 2007

Video

E' on line il video del dibattito con Anna Finocchiaro e Claudio Burlando.
...da vedere!

Claudio Burlando e Anna Finocchiaro


Alcune precisazioni riguardo la gestione del blog.

Per qualunque informazione, richiesta, lamentela o altro, relativi alla gestione del sito e del blog, potete scrivere a questo indirizzo:

conlaliguriaditutti@gmail.com

La discussione in sé prosegue, libera, nello spazio commenti dei vari post.

Siete comunque invitati a rispettare il regolamento pubblicato qui a lato e la netiquette.

I commenti che non rispettino queste poche regole saranno cancellati.

Chiunque pensi di avere subito un'indebita cancellazione è pregato di contattarmi via email all'indirizzo indicato qui sopra in modo da chiarire se ci sono stati errori e ripubblicare quanto eliminato.

Sono consentiti commenti anonimi ma non di “identita fittizia” in accordo con il “codice di condotta dei blogger” dibattuto a questo indirizzo: http://blogging.wikia.com/wiki/Blogger's_Code_of_Conduct

di cui qui sotto potete trovare la traduzione in italiano.

Un saluto a tutti.

Codice di Condotta dei Blogger
testo del 14 Aprile 2007

1. Ci assumiamo la responsabilità di ciò che diciamo, riservandoci il diritto di limitare sul nostro blog i commenti che non corrispondono ai nostri standard.

Siamo devoti al principio di Cortesia Obbligatoria: ci sforziamo di pubblicare contenuti accettabili e di elevata qualità, dunque rimuoveremo i commenti inaccettabili. Definiamo commenti inaccettabili come qualsiasi cosa includa o abbia relazione con ciò che segue:

- sia usato per danneggiare, molestare, spiare o minacciare gli altri
- sia diffamatorio o manifestamente falso
- sia in violazione di un vincolo di risevatezza
- sia in violazione della privacy di altri
- sia in violazione di qualsiasi diritto d’autore, marchio registrato o segreto commerciale appartenente a chiunque. Citando i contenuti altrui è propria responsabilità provvedere a che sia dato opportuno riconoscimento all’autore originale. Per una chiara definizione di riconoscimento e uso accettabile, consulta la Guida legale per i blogger della Electronic Frontier Foundation.

Definiamo e stabiliamo ciò che rappresenta contenuto inaccettabile caso per caso, senza che le nostre definizioni risultino limitate da questa lista. Nel rimuovere un commento o un link, lo diremo pubblicamente spiegandone il motivo. Ci riserviamo il diritto di modificare questi standard in qualsiasi momento e senza darne avviso.

2. Non diremo nulla in Rete che non diremmo di persona.

Salvo che si intenda proteggere una fonte confidenziale, nel qual caso potremmo omettere alcuni dettagli riservati o diversamente celare la fonte dell’informazione, ovvero salvo che nel mondo reale sussista un rischio di intimidazione fisica, laddove in Rete sia invece possibile evitarlo. C’è inoltre una elementare comprensione per la libertà: il diritto di sferrare un pugno finisce dove comincia il naso di qualcun altro. Dobbiamo essere civili e responsabili come lo siamo nel mondo reale. Quanto ai criminali nel mondo virtuale, si tratta di pane per le forze dell’ordine. Ma come persone civili dovremmo osservare alcune regole.

3. Qualora si manifestino tensioni, useremo canali privati prima di rispondere pubblicamente.

Imbattendoci in conflitti e menzogne nella blogosfera, facciamo ogni tentativo di comunicare direttamente e in privato con la persona o le persone coinvolte (o trovando un intermediario che possa farlo) prima di pubblicare qualsiasi post o commenti in proposito. I blogger sono incoraggiati a impegnarsi nella mediazione di controversie irrisolte.

4. Ritenendo che qualcuno stia ingiustamente attaccando un altro, prenderemo opportuni provvedimenti.

Qualora qualcuno pubblichi commenti o articoli offensivi, lo informeremo (in privato, quando possibile) chiedendogli di scusarsi pubblicamente, salvo che ciò possa esacerbare e peggiorare la situazione. Se tali commenti potessero essere interpretati alla stregua di minacce o fossero di natura illegale, senza che l’autore li ritratti e si scusi, coopereremmo con le forze dell’ordine in proposito.

5. Non consentiamo commenti di identità fittizie, ma consentiremo quelli anonimi.

Richiediamo ai visitatori che desiderano postare un commento di fornire un indirizzo email valido o il proprio OpenID prima che possano postare, benchè sia loro consentito di identificarsi in modo anonimo piuttosto che con il loro nome reale: qui sta la differenza fra fittizio e anonimo.

6. Ignoriamo i troll.

Preferiamo non rispondere a commenti sgradevoli circa la nostra persona o il nostro blog, almeno finchè questi non trascendono in molestie o diffamazione. Riteniamo che dar retta ai troll serva solo a incoraggiarli: come disse George Bernard Shaw, “Ho imparato da tempo a non lottare con i maiali. Ti sporchi, e oltretutto il maiale ci prova gusto.” Ignorare gli attacchi pubblici è spesso la strada migliore per tenerli sotto controllo.

7. Incoraggiamo i fornitori di hosting ad applicare le loro condizioni di servizio in modo più rigoroso.

Quando qualcuno si lascia andare a comportamenti così spudoratamente abusivi, come nel creare siti fraudolenti o per molestare altri blogger, i fornitori di hosting dovrebbero assumersi la responsabilità del comportamento di questi loro clienti.

sabato 22 settembre 2007

Ho ricevuto molti commenti al mio “post” di ieri e in queste ore ne ho letto la maggior parte. Continuano gli insulti, ma molti sono sinceramente solidali. Sono impressionato di come possa essere stato travisato il mio comportamento di domenica e evidentemente -anche se solo in parte- il modo di raccontarlo.
Ma ho provato a farlo e continuerò, nella speranza che questo diventi anche un luogo di maggior impegno a capirsi. Il blog è nato per questo, per le critiche e le proteste ma spero anche per le idee.
Oggi vi racconto che la relazione di servizio che la polizia stradale ha scritto domenica, appena successo il fatto, si è trasformata in una serie di provvedimenti: sospensione della patente di guida per un anno, decurtazione di dieci punti dalla stessa, una sanzione pecuniaria di 3508 Euro (più i 72 per non aver avuto la patente al seguito) e il fermo amministrativo per tre mesi dell’auto.
È la conferma del fatto che da subito io avevo ammesso il mio errore e mi ero disposto a pagarne le conseguenze. Ma la prima versione giornalistica dell’episodio, del tutto distorta, ha autorizzato molti di voi a pensare che io volessi “farla franca”… Non potevo e soprattutto non volevo farlo. Leggo ancora nei commenti che sarebbe apprezzato da molti di voi dimostrare che ho pagato. Lo farò, se pensate che questo possa rimediare in parte al furore che è conseguito al mio sbaglio. Tutti sanno tutto, adesso. Possiamo cominciare a riflettere? Possiamo cominciare a capire che cosa significa l’odio che così facilmente monta contro chi fa politica? E quale sia la risposta giusta che devono dare i politici, tutti i cittadini che credono nella democrazia, e naturalmente anche il mondo dell’informazione?
Claudio Burlando

venerdì 21 settembre 2007

Cari Amici,
scrivo a tutti voi, a tutti coloro che hanno pensato di esprimere il proprio disappunto per questo episodio che oggi mi vede coinvolto.
A tutti voi voglio dare la mia versione dei fatti, quella cioè di una persona che una domenica mattina, tornando da una visita non prevista con un’automobile non di servizio e senza autista o altro, ha imboccato la strada sbagliata e, alla prima automobile che ha incontrato - peraltro con una famiglia a bordo a cui rivolgo ancora una volta il mio sincero e autentico rammarico e dispiacere per l’accaduto – si è fermata e ha capito di essere contromano!
È arrivata la polizia stradale, che ovviamente mi ha riconosciuto ma alla quale non ho potuto mostrare la patente perché l’avevo dimenticata nella borsa dei giorni di lavoro. Ma avevano giustamente bisogno di identificarmi e così ho chiesto se potesse servire il tesserino della mia esperienza parlamentare, l’unico documento che avevo in quel momento nel portafoglio. Durante l’ora che ho passato nell’attesa di chiarire i fatti e di assistere l’evidente disagio dell’altro automobilista coinvolto, ho subito riconosciuto il mio errore e mi sono dichiarato immediatamente pronto a pagare la sanzione prevista. Gli agenti mi hanno detto che avrei ricevuto il verbale a casa.
Sento il clima di questi ultimi mesi, respiro questo indiscriminato giudizio sulla “politica” e per questo, subito dopo, ho telefonato al Questore e l’ho pregato di verificare che il procedimento amministrativo seguisse celermente il suo corso. Ho voluto evitare, in altre parole, qualunque eventuale situazione di privilegio, l’opposto di quello che è stato interpretato e raccontato oggi.
Cari Amici, dopo trentacinque anni di guida mi arriverà una multa e saranno presi dei giusti provvedimenti riguardo alla mia patente, in seguito a un errore che ho commesso mentre sono presidente della Regione Liguria. Vi chiedo se pensate che debba pagare per quello di cui sono responsabile o per altro.
Il mio pensiero va ancora alla famiglia che ho rischiato di coinvolgere in tutto questo e che per fortuna è sana e salva.
Ma penso anche a questa Italia ridotta a farsi raccontare ogni giorno notizie non vere, interpretazioni manipolate.
Ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Claudio Burlando

lunedì 17 settembre 2007

Incontro con Claudio Burlando

Il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando incontra i volontari del Comitato "conlaliguriaditutti" alla Festa dell'Unità di Genova.

Guarda le foto


domenica 16 settembre 2007

Tocca a te rispondere!

In questi giorni su "L’Espresso" e su “La Repubblica” mi è capitato di leggere due lettere interessanti di due ragazzi che per ragioni diverse hanno attirato la mia attenzione e per questo motivo ho deciso di riportare alcuni punti:

“Sono arrabbiata. Tanto. Ho 25 anni e l’urgenza di credere che l’Italia che sto vivendo sia un brutto scherzo. […] Davvero non capisco perché non riesco a trovare un buon lavoro, né avere una pensione, perché sono costretta a fare mesi di stage spesso non retribuiti. Non sono sola. Chiaro. Faccio parte di una generazione cresciuta da genitori convinti che scuola e università avrebbero garantito onore e gloria. Ho abitato una delle più grosse bolle del miracolo atteso e mai realizzato. Sono cresciuta nella sicurezza, multimedialità, cosmopolitismo, emancipazione. […] Pensavo che l’impegno fosse premiato, che serietà e correttezza fossero un pregio. Eppure a livello teorico io dovrei essere la risposta a quel panorama buio e cupo che riempe la bocca dei sociologi. I ragazzi non leggono più: io leggo! Anche le etichette. I ragazzi sono poco puntuali e disorganizzati, non vogliono fare sacrifici: io sono talmente seria che spavento i corteggiatori, così puntuale da arrivare in anticipo, talmente organizzata da starmi antipatica da sola. I ragazzi si laureano tardi: io mi sono laureata in tre anni e mezzo, ma perché nessun datore di lavoro viene ad accogliermi a braccia aperte? Sono caduta dal nido. Non riesco a volare.”
Sonia Cosco

“Mi piacerebbe chiedere quali sarebbero gli strumenti meno grossolani di partecipazione rispetto al V-day visto che televisioni e giornali sono praticamente proprietà dei partiti e i politici hanno abbandonato l’abitudine di andare ad ascoltare le persone comuni nelle piazze, nei luoghi di lavoro o nelle università. […] La scelta di marciare sotto un cartello con la scritta “vaffanculo” è stata consapevole, dettata dalla disperazione di non riuscire a intervenire nella vita politica del paese.”
Antonio Piccirilli

Beh direte che sono sempre i soliti problemi che ricorrono…sì, è vero, però se ritornano vuol dire che una soluzione non c’è ancora e che il disagio si percepisce! Allora chiedo a Voi, frequentatori della rete…proviamo a fornire qualche spunto, qualche idea, qualche risposta, qualche proposta a tutti coloro che si identificano, che condividono, che si riconoscono nelle parole di Sonia e Antonio che con chiarezza e intensità hanno riproposto questi temi.

venerdì 14 settembre 2007

Video da vedere

Vi segnalo due video: il primo relativo all'incontro tra Burlando e Rasetto su due passaggi epocali nella storia politica del centro-sinistra (in particolare del "partito"); il secondo, invece, riguarda l'intervento di qualche giorno fà a Genova di Walter Veltroni.
Buona visione e, soprattutto, commenti!

Burlando e Rasetto. I Segretari della Svolta

Walter Veltroni a Genova

martedì 4 settembre 2007

Una nuova stagione

Care/i Amiche ed amici,

con la ripresa della stagione prende il via una molteplicità di iniziative promosse dal Comitato conlaliguriaditutti, atte a rilanciare con sempre maggiore partecipazione l'idea di un Ponte tra Politica e Cittadini.
Da oggi ad ogni membro del comitato viene inviata la newsletter con allegato "Liguria di tutti NEWS", un bisettimanale che vuole fornire una breve informazione e, soprattutto, favorire gli scambi di opinioni.

Ciò sarà possibile proprio attraverso le pagine di questo blog, in cui ciascuno avrà la possibilità di esprimere un proprio commento sia sui contenuti della rivista, che sugli altri contributi di volta in volta pubblicati on line.

Vi invitiamo pertanto ad aderire a questa nuova iniziativa, avente la finalità di far crescere la partecipazione, dicendo e condividendo i vostri pensieri e le vostre idee. Speriamo che essa incontri il vostro gradimento.

Inoltre, sempre nell'ottica di favorire la partecipazione, inoltrate il magazine e la newsletters a chiunque riteniate possa essere interessato.

Partecipate numerosi!!

La Redazione di "Liguria di tutti NEWS"

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Il numeo Zero del magazine "Liguria di tutti NEWS", che potete consultare anche cliccando qui
parla di:

• Genova 2007 – Appuntamento alla 62° Festa Nazionale dell’Unità
• PD, è giusto eleggere così il segretario?
• Politica e cittadini? Dico la mia
• Il fronte del porto
• La legge di bilancio 2007 della regione

Che ne pensate? Siete d'accordo con quanto espresso nel magazine? Esponete il vostro pensiero in proposito pubblicando un messaggio in risposta a questo post.

Le Associazioni dei Giovani interrogano Claudio Burlando e Marta Vincenzi

Il 30 agosto scorso, si è svolto presso la Festa dell’Unità di Genova un dibattito nel quale Claudio Burlando e Marta Vincenzi hanno risposto alle domande delle associazioni dei giovani.
I temi che sono stati sollevati hanno riguardato, ad esempio, la precarietà, la fuga dei giovani ricercatori, nonché la partecipazione dei giovani nei processi decisionali della politica.
Relativamente a quest’ultimo aspetto, è stato evidenziato da Claudio Burlando l’importanza di dare spazio ai giovani, portatori di forti passioni, di valori e capaci di comunicare, anche con i nuovi mezzi che la tecnologia ha messo a disposizione, con quel mondo che, ultimamente, ha faticato ad essere coinvolto dalla politica.
Il dibattito, a mio avviso, è stato assolutamente interessante e positivo, ed invito tutti i lettori a vedere i filmati del dibattito stesso al seguente link:

Vedi i video