venerdì 28 dicembre 2007

oggi la democrazia è in lutto

Oggi 28 dicembre 2007 centinaia di migliaia di persone ai funerali di Benazir Bhutto, la leader dell'opposizione pachistana morta in un attentato durante un comizio a Rawalpindi. Scontri in tutto il Paese: morti e decine di feriti con la polizia che ha l'ordine di sparare sulla folla.
Oggi leggendo i quotidiani mi sono chiesta perché questa donna è stata uccisa e perché è stata uccisa proprio in questo periodo di cose nuove, in cui il Papa, capo della Chiesa di Roma, parla di speranza, il Dalai Lama da Roma racconta la sua speranza di poter tornare a vivere con la sua religione nella sua terra.
Oggi non ho trovato nessuna risposta alle mie domande per l’atroce assassinio della bella e saggia signora pakistana. Una sola idea mi è ronzata in testa e non si è più fermata come un’ape disperata di dicembre alla ricerca di fiori profumati. E l’idea è questa: Tutti dobbiamo morire p-r-i-m-a/ o/ p-o-i.
Oggi la morte di Benazir Bhutto, in questo senso, contiene una lezione per tutti noi, anche per quelli che sono chiamati ad azioni molto più piccole, delle sue, ma che richiedono ugualmente il coraggio di agire per ciò che si ritiene giusto, per ciò in cui si crede, senza preoccuparsi delle conseguenze, senza cercare ragioni, più o meno valide, per procrastinare, rinunciare, arrendersi.
Oggi la democrazia è in lutto. Oggi faccio una promessa a me stessa: non procrastinare, non rinunciare e non arrenderti perché la libertà di poter esprimere liberamente il pensiero è un diritto troppo prezioso da rinunziare, quanto prezioso è vivere in una democrazia. Viva l’Italia democratica. Grazie piccola grande-donna del tuo grande sacrificio.
maria rener

mercoledì 26 dicembre 2007

Salve a tutti. La redazione del comitato Con la Liguria di Tutti è lieta di presentarvi il terzo numero del magazine LiguriaDiTuttiNEWS.

In questo numero, che potete consultare cliccando qui parliamo di:

-) La prima casa nella pianificazione della Regione Liguria.
-) Sicurezza ed immigrazione: un problema globale. Suoi riflessi nella nostra regione.

Ci auguriamo che anche questo numero possa contribuire a stimolare il dibattito su alcuni temi di interesse ed attualità generali. Vi ricordiamo che come sempre è valido l'invito a discutere di questi ed altri temi sul nostro blog, semplicemente aggiungendo un messaggio in risposta a questo post.

Cogliamo inoltre l'occasione per augurarvi Buone Feste ed un Felice Anno Nuovo.

La redazione

Il bene che non muore e la teoria delle dinamiche dominanti: due aspetti della solidarietà

Nel blog di Massimo Gramellini del 22 dicembre ho trovato un post che faccio mio per invitare alla riflessione sul tema della solidarietà. Parto dall'ovvia considerazione che uomini e donne differiscano come genere e come comportamenti. Nella moltitudine delle azioni umane c’è chi è orientato/a verso sé stesso e chi (una minoranza) pensa anche al bene altrui. Dunque in questa mescolanza di vedute può senz'altro trovare spazio la solidarietà, nel senso buonista, cioè fare del bene in modo disinteressato (lo so, è raro, ma esiste e non solamente a Natale). In tal senso la solidarietà è quando il benefattore non si aspetta che gli altri ricambino il suo gesto. Questo tipo di solidarietà può diventare un buon esempio da seguire, non vi pare?
Ma il concetto di solidarietà è ampio: ecco una delle possibili interpretazioni in chiave matematica, tratta dalla teoria delle "Dinamiche dominanti" del premio nobel John Forbes Nash (A beautiful mind, 2001, con Russell Crowe). In breve, Nash - rifacendosi al pensiero dell'economista Adam Smith, secondo il quale: "Un gruppo ottiene il massimo risultato quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé stesso" - dimostra che l'ambizione individuale serve al bene comune e quindi: "Il risultato migliore si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé e per il gruppo".
M.R.

…La sera di Natale di tanti anni fa, il giovane disoccupato Larry Stewart entrò in una chiesa di Kansas City per chiedere l’elemosina. Tese la mano a una signora ingioiellata che stava pregando Dio con spettacolare fervore «Torna domani», lo liquidò lei, sprezzante. Larry decise che non avrebbe più chiesto l’elemosina a nessuno ma che l’avrebbe fatta a chiunque, per evitare agli altri l’umiliazione di subire un rifiuto come quello che aveva appena incassato lui…Diventato un piccolo imprenditore televisivo, invece di gettarsi in politica si incollò la barba di Babbo Natale sulla faccia e cominciò a dispensare biglietti da 5 dollari ai miserabili della città. Su questo ultimo punto dissento, condivido il resto. Penso infatti che si possa "gettarsi in politica" ed essere solidali, dipende dalle proprie idee sul mondo. Intanto i suoi affari crebbero e con essi i bigliettoni del Babbo misterioso...finché un giorno gli trovarono un tumore all’esofago e Larry dovette dare fondo a tutti i risparmi per le cure. Il suo cruccio era di morire senza lasciare nulla. Perciò si svelò in pubblico: ammise di essere il Babbo segreto, implorando chiunque fosse ricco come un tempo lo era stato lui di prendere il suo posto, il prossimo Natale. Il prossimo Natale sarebbe questo…da alcuni giorni in città c’è un Babbo misterioso che si aggira fra i poveri, distribuendo banconote da 100 dollari.
Morale della favola vera: il bene può nascere da un buon esempio come da uno cattivo. Perché la qualità dell’esempio è importante. Ma quella del cuore che lo osserva, di più.

mercoledì 19 dicembre 2007

STORICO NO

18-12-07 e 104 sono numeri da ricordare. Ieri, infatti, è stata approvata dall'ONU, con il voto di 104 paesi, la risoluzione sulla moratoria della pena di morte.
E' una grande vittoria di democrazia e di civiltà.
La risoluzione non è vincolante, ma certamente è un importante passo verso l'abolizione totale di questa violazione dei diritti umani perchè autorizza i vari organi dell'ONU ad operare per raggiungere tale obiettivo.
Speriamo davvero di non fermarci qui!

sabato 24 novembre 2007

Guerre tra eguali

Da un po’ di tempo si sente parlare di rumeni e di rom. Il tono con cui se ne parla non è molto positivo. C’è chi chiede che se ne tornino a casa propria perché sono considerati tutti ladri e gente violenta.

Tutto ciò è scaturito da un triste episodio di cronaca in cui una donna italiana è stata uccisa da un rumeno.

Certo, non è la prima volta che si sente parlare male degli stranieri, a questa volta la questione è diventata più ampia perché sono stati presi provvedimenti legislativi importanti dal Governo, su cui la stampa estera si è molto interessata.

Leggendo la rivista “Internazionale”, numero 718, risalente alla settimana dal 9 al 15 novembre, giornalisti di tutto il mondo (rumeni, francesi, inglesi, tedeschi..)hanno espresso il loro parere su quanto accaduto.

Sentimento comune, espresso più o meno velatamente, è il disprezzo per il comportamento italiano nei confronti dei rumeni e dei rom presenti nel nostro Paese. Non si parla di rumeni e rom, distintamente, per errore, ma perché sono due gruppi diversi!

I rumeni sono i cittadini della Romania.

I rom sono un ceppo etnico nomade, le cui origini sono sconosciute. I rumeni, anzi, per difendersi dalle accuse sdegli italiani, attaccano i rom.

Sarebbe importante ricordare che i rumeni, contro cui inneggiano tanti italiani, sono cittadini comunitari esattamente come loro! La Romania è entrata da poco a far parte dell’Unione Europea! A loro spettano diritti fondamentali di circolazione della persona, come a tutti i cittadini comunitari.

Si può dire “Non sono tutti così”….ed effettivamente è così! Ma non basta.

Gli articoli raccolti su “Internazionale” offrono una panoramica della difficile situazione della Romania, un Paese dove la politica è estremamente corrotta e dove la vita delle persone non è decisamente una vita agiata. In Romania i processi durano anni e le condanne sono seguite da scarcerazioni con la complicità dei politici. Così, spesso, la Romania diventa esportatrice di delinquenti (parole di Andreea Pora, rumeno!).

Questi cittadini (comunitari come noi!) arrivano nel nostro Paese allo scopo di migliorare la propria situazione. Indubbiamente il fatto di provenire da uno Stato dove la legalità è un’incognita già agli alti livelli, spinge molte di queste persone a tentare di risolvere i propri problemi infilandosi in “giri poco raccomandabili”. Questo però non giustifica becere manifestazioni razzistiche nei confronti di un’intera categoria di cittadini! Come non giustifica espressioni di politici che vorrebbero l’espulsione di migliaia di persone.

Non vi pare il nostro un comportamento quanto meno discutibile, se pensiamo che negli anni '60, in Svezia, era vietato l'ingresso agli italiani in molti negozi?!


giovedì 15 novembre 2007

Un fondo di garanzia per sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento del mutuo della casa

...oggi per molti liguri avere una casa dipende da un unico fatto: pagare le rate del mutuo! E se la rata del mutuo aumenta a dismisura, con il tasso variabile non è poi…Signori, un po’ di coraggio, i mutui sono una cosa seria e come tutte le cose serie vanno valutati attentamente. E se uno valuta attentamente, si fida della banca e poi gli capita l’imprevisto (una malattia, una spesa inattesa, ecc.), e la rata diventa insopportabile? Semplice, gli pignorano il bene immobile, che ancora deve pagare…Signori state attenti, prudenza.

Un passo in avanti nella direzione del rafforzamento delle politiche abitative è uno degli obiettivi della Giunta regionale. In regione si discute infatti sulla questione del fondo di garanzia per sostenere le famiglie in difficoltà con il pagamento del mutuo bancario. Questa è una delle proposte operative di Claudio Burlando, emersa durante la riunione di venerdì 9 novembre. Sono previsti una serie di incontri con i responsabili regionali dell’ABI per definire meglio i dettagli dell’accordo regione-banche liguri, e martedì 20 novembre si potrebbe arrivare all'accordo.
La casa è un bene prezioso per ciascun essere umano, non scherziamo! Questo mi sembra un segnale politico forte, non vi pare?
M.R.

domenica 4 novembre 2007

Liguria di Tutti NEWS - Numero 2

Ciao a tutti. Eccoci con un nuovo numero del nostro magazine, pronto a stimolare i vostri pensieri. Potete consultarlo cliccando QUI. Mi raccomando rispondeteci e fateci sapere le vostre opinioni. In questo numero parliamo di:

- Il turismo ligure nel piano di rilancio turistico per la Regione Liguria
- Fisco regionale: Dopo il risanamento arrivano i primi tagli

A presto!

La redazione

sabato 13 ottobre 2007

Liguria di Tutti NEWS - Numero 1

Dopo questa estate di preparazione ad una nuova stagione politica e le vicende burrascose di qualche tempo fà, la redazione della Liguria di Tutti NEWS torna ad offrirvi un invito sincero alla partecipazione democratica ed interessata nei confronti della Politica. Lo fà cercando di dare degli spunti di riflessione su argomenti di attualità e di possibile dibattito sulle vicende della nostra amata regione, attraverso il Magazine che potete trovare cliccando QUI, e che speriamo possa invogliarvi a discutere con noi, sul blog della Liguria di Tutti.

In questo numero parliamo di:

- La Festa Provinciale dell’Unità 2007 – Liberi di stare insieme
- Gli aspiranti segretari liguri e le nuove generazioni – Una sfida culturale del PD
- PD? Dico la mia!

A presto!

La Redazione

mercoledì 10 ottobre 2007

Lavavetri e giornalai sguaiati

In un divertente articolo del 2 settembre 2007, su “Il Secolo XIX”, Maurizio Maggiani parla di tolleranza e intolleranza.

In una società sempre più frettolosa, sempre più nervosa, un impiegato che cerca di tornare a casa , con la propria auto, immerso nel traffico, spesso non salta dalla gioia quando un lavavetri maleducato inizia a lavargli, senza che gli sia stato chiesto, il vetro della macchina o risponde aggressivamente al classico “No, grazie”.

Ma se parliamo di lavavetri maleducati, perché non parlare di vigili spocchiosi , di pubblici funzionari che maltrattano gli utenti o di giornalai offensivi che, come capita a Maggiani quando vi passa davanti a piedi, ti sommergono quotidianamente di insulti a causa della parte politica che tu sostieni?

La soluzione proposta da Maggiani è la tolleranza zero. Ma la tolleranza zero deve colpire TUTTI coloro che con il loro comportamento creano un danno o un’offesa all’altro.

Troppo facile attaccare lo straniero solo in quanto tale. Troppo facile accusare il “diverso da sé” perché il “diverso” fa’ paura. Troppo facile non guardarsi intorno e non accorgersi che magari il vicino sotto casa, tanto simile a te, può essere anche peggio.

L’abuso di potere di un funzionario pubblico, l’aggressività di un lavavetri, la maleducazione offensiva di un giornalaio ..sono tutti microcrimini che vanno puniti con le dovute modalità.

Ma forse è più semplice trovare un capro espiatorio (come da antica tradizione nella storia dell’uomo). Quindi sono stati attaccati tutti i lavavetri. Oltrettutto le autorità della questura genovese hanno sostenuto che il fenomeno dei lavavetri a Genova è di dimensioni ridotte e non ha mai creato problemi particolari (anche se è inutile nascondere che, comunque, per esperienza di persone conosciute, non tutti i lavavetri sono gentlemen).

Cosa ne pensate voi di questa visione della questione?

Elisabetta Penco

domenica 7 ottobre 2007

Il Partito democratico approda nel mondo virtuale di Second Life

Alle primarie per il Partito democratico nell’anno 2007 una buona parte di italiani faranno sul serio o meglio giocheranno seriamente. Provare per credere (http://www.secondlifeitalia.com/ e http://it.wikipedia.org/wiki/Second_Life). Sulla versione elettronica de l’Unità di venerdì 5 ottobre Alessia Grossi titola: “Second Life: anche gli avatar in fila per le primariehttp://www.unita.it/view.asp?idContent=69327 e “Massimo D’Alema si rifà una Second Life sulla retehttp://www.unita.it/view.asp?IDcontent=67244. E così il Pd approda nel mondo virtuale di Second Life (SL), con le sue urne elettroniche, che saranno aperte dalle 15 alle 23 di giovedì 11 e dalle 9 alle 13 di venerdì 12 ottobre. Sull’isola virtuale la Fondazione di cultura politica Italianieuropei, presieduta da Massimo D’Alema, si prepara all’accoglienza (indirizzo internettiano 50, 146, 24 oppure più semplicemente www.secondlifeit.com/2007/10/partito-democratico-le-primarie-su.html) per scegliere il candidato (avatar) alla Segreteria del Partito democratico.

Certo le primarie su SL sono un gioco. Tuttavia, questo evento virtuale rappresenta un modo per sondare l’elettorato e capire quanti manderanno il proprio avatar a votare il Segretario del nascente Pd. Conclude l’autrice dell’articolo in commento che di certo “Chi manderà la propria anima (seconda vita) a votare il candidato alla segreteria del Pd per il semplice gusto di farlo è una persona animata da uno spirito politico che da noi si direbbe non di questo mondo, appunto”.

Infine, un invito a riflettere, che vuole essere rispettoso di tutte le posizioni politiche (favorevoli e non favorevoli al Partito democratico), compresi coloro che fanno fatica a credere ancora nella politica. L’invito si rivolge dunque alle primarie nel mondo reale. Tutti noi possiamo partecipare alla realizzazione di un grande progetto, che si chiama Partito democratico. E’ su di esso che vale la pena concentrare le nostre energie, lavorare, costruire il nostro futuro, il domani dei nostri figli.

È dunque per la campagna elettorale “Sono democratico/a perciò decido io” (23 settebre-13ottobre) in corso che vorrei stimolare, a partire da questo blog, una riflessione sulla partecipazione al voto. Pensiamo alla nostra bella terra di Liguria - meditiamo sul fatto che siamo liguri (avatar o meno), gente tenace e orgogliosa - consideriamo infine che è possibile orientarci nella direzione del cambiamento democratico, consapevoli che sta per iniziare una Nuova Stagione della politica e che ci attende un futuro da costruire insieme. Ma ci interessa davvero costruire un futuro migliore?

martedì 2 ottobre 2007

Per il popolo birmano

La democrazia è un concetto che, per la società occidentale, risulta quasi superfluo.

Ma in Stati come la Birmania non è così. Da giorni migliaia di persone lottano e perdono la vita per combattere il regime militare che da 45 anni soggioga il loro Paese.

Ma chi lotta non è un esercito di liberazione, ma sono monaci, monaci buddisti che, guidati dallo spirito della lotta pacifica, della lotta non violenta hanno spinto la popolazione a vincere la paura del regime e dell’oppressione per far sentire che loro c’erano.

L’esercito ha reagito violentemente. Come già nelle manifestazioni del 1988, la repressione si è abbattuta violenta sui manifestanti.
Il regime ha interrotto le comunicazioni telefoniche internazionali e l’accesso a internet. Le uniche fonti di informazione sono le voci che circolano per le strade che parlano di centinaia di persone tra morti, torturati e arrestati.
I giovani monaci, che hanno guidato le prime manifestazioni, non si vedono più per le strade di Rangoon, zona nevralgica delle lotte. I monaci non possono muoversi in gruppi numerosi perché assemblaggi di oltre 5 persone sono vietati dalla legge marziale.
Testimonianze giunte a cittadini occidentali, riportate su “La Repubblica”del 1°ottobre, parlano di violenti rastrellamenti nei monasteri e di sostanze chimiche sparate da fucili ad acqua dall’esercito.
Il mediatore ONU, Ibrahim Gambari ha ottenuto però il permesso di incontrare Aung San Suu Kyi, leader dell’opposizione democratica, Premio Nobel e che da 17 anni vive reclusa a causa delle sue idee.

Il presidio svoltosi a Genova, in P.zza De Ferrari, il 28 Settembre, ha visto radunarsi persone di ogni età e di ogni estrazione politica, per dimostrare solidarietà ad un popolo che sta soffrendo ma che nonostante ciò continua a lottare, pacificamente, e per dimostrare che la democrazia non è qualcosa di ovvio.

Se anche tu vuoi lasciare un contributo di solidarietà per questi “soldati pacifici della democrazia”, puoi scrivere anche solo un piccolo commento e sarà la testimonianza che c’è ancora chi crede in una giustizia per tutti e nell’importanza della democrazia.

mercoledì 26 settembre 2007

I fatti e l'interpretazione

Oggi su L'Avvenire un lettore (articolo riportato in home page su http://www.claudioburlando.it/) suggerisce di cercare di documentarsi meglio, in generale, sui fatti e si domanda se nel caso del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, si sia creato - ad arte? - un mostro mediatico. Il web è nato per contribuire a una migliore informazione, a un'informazione accessibile, diretta e giudicabile con obiettività, anche attraverso la pubblicazione di filmati o altro che per lo più in televisione o sulla stampa non ci sarebbero mai arrivati. Il web è davvero tutto questo? O è anche un luogo a sua volta di amplificazione e di manipolazione dell'informazione?

lunedì 24 settembre 2007

Video

E' on line il video del dibattito con Anna Finocchiaro e Claudio Burlando.
...da vedere!

Claudio Burlando e Anna Finocchiaro


Alcune precisazioni riguardo la gestione del blog.

Per qualunque informazione, richiesta, lamentela o altro, relativi alla gestione del sito e del blog, potete scrivere a questo indirizzo:

conlaliguriaditutti@gmail.com

La discussione in sé prosegue, libera, nello spazio commenti dei vari post.

Siete comunque invitati a rispettare il regolamento pubblicato qui a lato e la netiquette.

I commenti che non rispettino queste poche regole saranno cancellati.

Chiunque pensi di avere subito un'indebita cancellazione è pregato di contattarmi via email all'indirizzo indicato qui sopra in modo da chiarire se ci sono stati errori e ripubblicare quanto eliminato.

Sono consentiti commenti anonimi ma non di “identita fittizia” in accordo con il “codice di condotta dei blogger” dibattuto a questo indirizzo: http://blogging.wikia.com/wiki/Blogger's_Code_of_Conduct

di cui qui sotto potete trovare la traduzione in italiano.

Un saluto a tutti.

Codice di Condotta dei Blogger
testo del 14 Aprile 2007

1. Ci assumiamo la responsabilità di ciò che diciamo, riservandoci il diritto di limitare sul nostro blog i commenti che non corrispondono ai nostri standard.

Siamo devoti al principio di Cortesia Obbligatoria: ci sforziamo di pubblicare contenuti accettabili e di elevata qualità, dunque rimuoveremo i commenti inaccettabili. Definiamo commenti inaccettabili come qualsiasi cosa includa o abbia relazione con ciò che segue:

- sia usato per danneggiare, molestare, spiare o minacciare gli altri
- sia diffamatorio o manifestamente falso
- sia in violazione di un vincolo di risevatezza
- sia in violazione della privacy di altri
- sia in violazione di qualsiasi diritto d’autore, marchio registrato o segreto commerciale appartenente a chiunque. Citando i contenuti altrui è propria responsabilità provvedere a che sia dato opportuno riconoscimento all’autore originale. Per una chiara definizione di riconoscimento e uso accettabile, consulta la Guida legale per i blogger della Electronic Frontier Foundation.

Definiamo e stabiliamo ciò che rappresenta contenuto inaccettabile caso per caso, senza che le nostre definizioni risultino limitate da questa lista. Nel rimuovere un commento o un link, lo diremo pubblicamente spiegandone il motivo. Ci riserviamo il diritto di modificare questi standard in qualsiasi momento e senza darne avviso.

2. Non diremo nulla in Rete che non diremmo di persona.

Salvo che si intenda proteggere una fonte confidenziale, nel qual caso potremmo omettere alcuni dettagli riservati o diversamente celare la fonte dell’informazione, ovvero salvo che nel mondo reale sussista un rischio di intimidazione fisica, laddove in Rete sia invece possibile evitarlo. C’è inoltre una elementare comprensione per la libertà: il diritto di sferrare un pugno finisce dove comincia il naso di qualcun altro. Dobbiamo essere civili e responsabili come lo siamo nel mondo reale. Quanto ai criminali nel mondo virtuale, si tratta di pane per le forze dell’ordine. Ma come persone civili dovremmo osservare alcune regole.

3. Qualora si manifestino tensioni, useremo canali privati prima di rispondere pubblicamente.

Imbattendoci in conflitti e menzogne nella blogosfera, facciamo ogni tentativo di comunicare direttamente e in privato con la persona o le persone coinvolte (o trovando un intermediario che possa farlo) prima di pubblicare qualsiasi post o commenti in proposito. I blogger sono incoraggiati a impegnarsi nella mediazione di controversie irrisolte.

4. Ritenendo che qualcuno stia ingiustamente attaccando un altro, prenderemo opportuni provvedimenti.

Qualora qualcuno pubblichi commenti o articoli offensivi, lo informeremo (in privato, quando possibile) chiedendogli di scusarsi pubblicamente, salvo che ciò possa esacerbare e peggiorare la situazione. Se tali commenti potessero essere interpretati alla stregua di minacce o fossero di natura illegale, senza che l’autore li ritratti e si scusi, coopereremmo con le forze dell’ordine in proposito.

5. Non consentiamo commenti di identità fittizie, ma consentiremo quelli anonimi.

Richiediamo ai visitatori che desiderano postare un commento di fornire un indirizzo email valido o il proprio OpenID prima che possano postare, benchè sia loro consentito di identificarsi in modo anonimo piuttosto che con il loro nome reale: qui sta la differenza fra fittizio e anonimo.

6. Ignoriamo i troll.

Preferiamo non rispondere a commenti sgradevoli circa la nostra persona o il nostro blog, almeno finchè questi non trascendono in molestie o diffamazione. Riteniamo che dar retta ai troll serva solo a incoraggiarli: come disse George Bernard Shaw, “Ho imparato da tempo a non lottare con i maiali. Ti sporchi, e oltretutto il maiale ci prova gusto.” Ignorare gli attacchi pubblici è spesso la strada migliore per tenerli sotto controllo.

7. Incoraggiamo i fornitori di hosting ad applicare le loro condizioni di servizio in modo più rigoroso.

Quando qualcuno si lascia andare a comportamenti così spudoratamente abusivi, come nel creare siti fraudolenti o per molestare altri blogger, i fornitori di hosting dovrebbero assumersi la responsabilità del comportamento di questi loro clienti.

sabato 22 settembre 2007

Ho ricevuto molti commenti al mio “post” di ieri e in queste ore ne ho letto la maggior parte. Continuano gli insulti, ma molti sono sinceramente solidali. Sono impressionato di come possa essere stato travisato il mio comportamento di domenica e evidentemente -anche se solo in parte- il modo di raccontarlo.
Ma ho provato a farlo e continuerò, nella speranza che questo diventi anche un luogo di maggior impegno a capirsi. Il blog è nato per questo, per le critiche e le proteste ma spero anche per le idee.
Oggi vi racconto che la relazione di servizio che la polizia stradale ha scritto domenica, appena successo il fatto, si è trasformata in una serie di provvedimenti: sospensione della patente di guida per un anno, decurtazione di dieci punti dalla stessa, una sanzione pecuniaria di 3508 Euro (più i 72 per non aver avuto la patente al seguito) e il fermo amministrativo per tre mesi dell’auto.
È la conferma del fatto che da subito io avevo ammesso il mio errore e mi ero disposto a pagarne le conseguenze. Ma la prima versione giornalistica dell’episodio, del tutto distorta, ha autorizzato molti di voi a pensare che io volessi “farla franca”… Non potevo e soprattutto non volevo farlo. Leggo ancora nei commenti che sarebbe apprezzato da molti di voi dimostrare che ho pagato. Lo farò, se pensate che questo possa rimediare in parte al furore che è conseguito al mio sbaglio. Tutti sanno tutto, adesso. Possiamo cominciare a riflettere? Possiamo cominciare a capire che cosa significa l’odio che così facilmente monta contro chi fa politica? E quale sia la risposta giusta che devono dare i politici, tutti i cittadini che credono nella democrazia, e naturalmente anche il mondo dell’informazione?
Claudio Burlando

venerdì 21 settembre 2007

Cari Amici,
scrivo a tutti voi, a tutti coloro che hanno pensato di esprimere il proprio disappunto per questo episodio che oggi mi vede coinvolto.
A tutti voi voglio dare la mia versione dei fatti, quella cioè di una persona che una domenica mattina, tornando da una visita non prevista con un’automobile non di servizio e senza autista o altro, ha imboccato la strada sbagliata e, alla prima automobile che ha incontrato - peraltro con una famiglia a bordo a cui rivolgo ancora una volta il mio sincero e autentico rammarico e dispiacere per l’accaduto – si è fermata e ha capito di essere contromano!
È arrivata la polizia stradale, che ovviamente mi ha riconosciuto ma alla quale non ho potuto mostrare la patente perché l’avevo dimenticata nella borsa dei giorni di lavoro. Ma avevano giustamente bisogno di identificarmi e così ho chiesto se potesse servire il tesserino della mia esperienza parlamentare, l’unico documento che avevo in quel momento nel portafoglio. Durante l’ora che ho passato nell’attesa di chiarire i fatti e di assistere l’evidente disagio dell’altro automobilista coinvolto, ho subito riconosciuto il mio errore e mi sono dichiarato immediatamente pronto a pagare la sanzione prevista. Gli agenti mi hanno detto che avrei ricevuto il verbale a casa.
Sento il clima di questi ultimi mesi, respiro questo indiscriminato giudizio sulla “politica” e per questo, subito dopo, ho telefonato al Questore e l’ho pregato di verificare che il procedimento amministrativo seguisse celermente il suo corso. Ho voluto evitare, in altre parole, qualunque eventuale situazione di privilegio, l’opposto di quello che è stato interpretato e raccontato oggi.
Cari Amici, dopo trentacinque anni di guida mi arriverà una multa e saranno presi dei giusti provvedimenti riguardo alla mia patente, in seguito a un errore che ho commesso mentre sono presidente della Regione Liguria. Vi chiedo se pensate che debba pagare per quello di cui sono responsabile o per altro.
Il mio pensiero va ancora alla famiglia che ho rischiato di coinvolgere in tutto questo e che per fortuna è sana e salva.
Ma penso anche a questa Italia ridotta a farsi raccontare ogni giorno notizie non vere, interpretazioni manipolate.
Ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Claudio Burlando

lunedì 17 settembre 2007

Incontro con Claudio Burlando

Il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando incontra i volontari del Comitato "conlaliguriaditutti" alla Festa dell'Unità di Genova.

Guarda le foto


domenica 16 settembre 2007

Tocca a te rispondere!

In questi giorni su "L’Espresso" e su “La Repubblica” mi è capitato di leggere due lettere interessanti di due ragazzi che per ragioni diverse hanno attirato la mia attenzione e per questo motivo ho deciso di riportare alcuni punti:

“Sono arrabbiata. Tanto. Ho 25 anni e l’urgenza di credere che l’Italia che sto vivendo sia un brutto scherzo. […] Davvero non capisco perché non riesco a trovare un buon lavoro, né avere una pensione, perché sono costretta a fare mesi di stage spesso non retribuiti. Non sono sola. Chiaro. Faccio parte di una generazione cresciuta da genitori convinti che scuola e università avrebbero garantito onore e gloria. Ho abitato una delle più grosse bolle del miracolo atteso e mai realizzato. Sono cresciuta nella sicurezza, multimedialità, cosmopolitismo, emancipazione. […] Pensavo che l’impegno fosse premiato, che serietà e correttezza fossero un pregio. Eppure a livello teorico io dovrei essere la risposta a quel panorama buio e cupo che riempe la bocca dei sociologi. I ragazzi non leggono più: io leggo! Anche le etichette. I ragazzi sono poco puntuali e disorganizzati, non vogliono fare sacrifici: io sono talmente seria che spavento i corteggiatori, così puntuale da arrivare in anticipo, talmente organizzata da starmi antipatica da sola. I ragazzi si laureano tardi: io mi sono laureata in tre anni e mezzo, ma perché nessun datore di lavoro viene ad accogliermi a braccia aperte? Sono caduta dal nido. Non riesco a volare.”
Sonia Cosco

“Mi piacerebbe chiedere quali sarebbero gli strumenti meno grossolani di partecipazione rispetto al V-day visto che televisioni e giornali sono praticamente proprietà dei partiti e i politici hanno abbandonato l’abitudine di andare ad ascoltare le persone comuni nelle piazze, nei luoghi di lavoro o nelle università. […] La scelta di marciare sotto un cartello con la scritta “vaffanculo” è stata consapevole, dettata dalla disperazione di non riuscire a intervenire nella vita politica del paese.”
Antonio Piccirilli

Beh direte che sono sempre i soliti problemi che ricorrono…sì, è vero, però se ritornano vuol dire che una soluzione non c’è ancora e che il disagio si percepisce! Allora chiedo a Voi, frequentatori della rete…proviamo a fornire qualche spunto, qualche idea, qualche risposta, qualche proposta a tutti coloro che si identificano, che condividono, che si riconoscono nelle parole di Sonia e Antonio che con chiarezza e intensità hanno riproposto questi temi.

venerdì 14 settembre 2007

Video da vedere

Vi segnalo due video: il primo relativo all'incontro tra Burlando e Rasetto su due passaggi epocali nella storia politica del centro-sinistra (in particolare del "partito"); il secondo, invece, riguarda l'intervento di qualche giorno fà a Genova di Walter Veltroni.
Buona visione e, soprattutto, commenti!

Burlando e Rasetto. I Segretari della Svolta

Walter Veltroni a Genova

martedì 4 settembre 2007

Una nuova stagione

Care/i Amiche ed amici,

con la ripresa della stagione prende il via una molteplicità di iniziative promosse dal Comitato conlaliguriaditutti, atte a rilanciare con sempre maggiore partecipazione l'idea di un Ponte tra Politica e Cittadini.
Da oggi ad ogni membro del comitato viene inviata la newsletter con allegato "Liguria di tutti NEWS", un bisettimanale che vuole fornire una breve informazione e, soprattutto, favorire gli scambi di opinioni.

Ciò sarà possibile proprio attraverso le pagine di questo blog, in cui ciascuno avrà la possibilità di esprimere un proprio commento sia sui contenuti della rivista, che sugli altri contributi di volta in volta pubblicati on line.

Vi invitiamo pertanto ad aderire a questa nuova iniziativa, avente la finalità di far crescere la partecipazione, dicendo e condividendo i vostri pensieri e le vostre idee. Speriamo che essa incontri il vostro gradimento.

Inoltre, sempre nell'ottica di favorire la partecipazione, inoltrate il magazine e la newsletters a chiunque riteniate possa essere interessato.

Partecipate numerosi!!

La Redazione di "Liguria di tutti NEWS"

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Il numeo Zero del magazine "Liguria di tutti NEWS", che potete consultare anche cliccando qui
parla di:

• Genova 2007 – Appuntamento alla 62° Festa Nazionale dell’Unità
• PD, è giusto eleggere così il segretario?
• Politica e cittadini? Dico la mia
• Il fronte del porto
• La legge di bilancio 2007 della regione

Che ne pensate? Siete d'accordo con quanto espresso nel magazine? Esponete il vostro pensiero in proposito pubblicando un messaggio in risposta a questo post.

Le Associazioni dei Giovani interrogano Claudio Burlando e Marta Vincenzi

Il 30 agosto scorso, si è svolto presso la Festa dell’Unità di Genova un dibattito nel quale Claudio Burlando e Marta Vincenzi hanno risposto alle domande delle associazioni dei giovani.
I temi che sono stati sollevati hanno riguardato, ad esempio, la precarietà, la fuga dei giovani ricercatori, nonché la partecipazione dei giovani nei processi decisionali della politica.
Relativamente a quest’ultimo aspetto, è stato evidenziato da Claudio Burlando l’importanza di dare spazio ai giovani, portatori di forti passioni, di valori e capaci di comunicare, anche con i nuovi mezzi che la tecnologia ha messo a disposizione, con quel mondo che, ultimamente, ha faticato ad essere coinvolto dalla politica.
Il dibattito, a mio avviso, è stato assolutamente interessante e positivo, ed invito tutti i lettori a vedere i filmati del dibattito stesso al seguente link:

Vedi i video

mercoledì 29 agosto 2007

Il rientro dalle vacanze

Innanzi tutto, un ciao a tutti e un ben ritrovati. Ho pensato di iniziare in maniera soft, con un occhio alle vacanze e un altro agli appuntamenti politici di fine estate, da lì il titolo del post. Il rientro dalle vacanze è un momento cruciale. Sospesi fra il periodo di riposo o di rigenerazione psicofisica - e il ritorno alle proprie occupazioni - c’è spazio per la riflessione politica. Quest’anno il dibattito politico è molto ghiotto e abbonante.

Vorrei pertanto cogliere l’occasione per stimolare una piccola (ma importante) riflessione sull’idea di politica, che cosa rappresenta per ciascuno di noi oggi questo ideale e come lo viviamo noi che siamo la cd. base dei partiti politici, per approdare alla domanda: quale identità politica dare al Pd? Il Pd, una proposta innovativa del centro sinistra, a mio avviso, intelligente e propositiva, tutta da costruire con un profondo approccio democratico che forse non è stato inteso pienamente e che varrebbe la pena di approfondire.

Personalmente sono una moderata, non amo gli eccessi, preferisco i toni pacati, il rispetto reciproco e il dialogo. Mi rendo conto tuttavia che a volte occorre una sterzata, ecco che allora la battuta è necessaria, diciamo per scrollare le coscienze, come presa d’atto della realtà, ma sempre nell’ottica della riflessione pacata e seria. Del resto la politica è fatta anche di strappi, di contrasti o meglio di dialettica. In ogni caso la politica non è una passeggiata solitaria, è un viaggio che si fa assieme e nel quale si accettano cose gradite e meno gradite, si mediano le posizioni, ci si convince gradualmente e senza aggressività, si cambia idea. La politica è PASSIONE!

Stasera si apre la 62esima Festa Nazionale dell’Unità a Genova. Un appuntamento che durerà circa tre settimane sino al 16 settembre, uno spazio sereno, allegro, aperto alla discussione democratica. Un’occasione per informarsi e formarsi sui contenuti del nascente Pd. Un partito nuovo alla ricerca di un’identità. Mi sembra un tema interessante, cosa ne pensate? - madagascar

giovedì 9 agosto 2007

buone vacanze

un abbraccio a tutti . in particolare a Roberta ..che per i risultati raggiunti .. il Comitato ringrazia e Le augura un meritato riposo
c i a o luciano

domenica 5 agosto 2007

arrivederci a settembre

Cari amici e lettori del blog,
auguro buone vacanze e un sereno riposo a tutti.
Io sarò di nuovo attiva dal 27 agosto, giorno più giorno meno.

mercoledì 1 agosto 2007

Ciao tutti!

ciao a tutti!

sabato 28 luglio 2007

ORE 5.59 DEL MATTINO

di Luigi Lunari
Tratto da OLI (Osservatorio Ligure sull'Informazione OLI) www.olinews.it

Perché siamo in estate ed è giusto ricaricare le pile, cercando di rigenerarsi dalla fatica invernale, ho pensato di pubblicare uno scritto di Luigi Lunari http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Lunari, che mi ha smosso e mi auguro susciti la discussione. Scusate la lunghezza – Buona estate ai visitatori di questo blog.

PROLOGO - Erano le 5.59 del mattino di un giorno qualsiasi quando il Padreterno, schioccando il pollice e il dito medio della mano destra, abolì d'un tratto la pubblicità. La abolì in fatto ed in diritto, sopprimendone la presenza perfino come lemma dai dizionari, che passarono così direttamente da "pubblicare" a "pubblico", saltando "pubblicità", "pubblicitario", "pubblicizzare" e derivati.

ATTO PRIMO - Già un minuto dopo, infatti, i primi tram in uscita dalla rimessa si presentarono puliti e riconoscibili: tutti eguali nella loro tinta verde, le fiancate sgombere da ogni immagine di automobili o di spiagge esotiche, le porte ben visibili anche di primo acchito, i finestrini perfettamente trasparenti.

La novità dilagò a macchia d'olio, e tutti ebbero subito mille occasioni per rendersene conto. I giornali uscirono senza i paginoni variopinti su questo o quel supermercato, e senza pezzetti di carta colorata impiastricciati sulla prima pagina; i canali televisivi passarono da un programma all'altro senza l'insistente stillicidio degli spot su cellulari o dentiere; e - come sarebbe apparso chiaro nel prosieguo della giornata - senza interrompere film e dibattiti con sperticati elogi di computer o marche di birra. E anche su Internet - per quanti lo aprirono già di prima mattina - la "home page" apparvero limpide e chiare: senza il grandinare di messaggi in movimento, di intrusioni ammiccanti, di inviti a cliccare questo o quello, di filmati gracchianti e ineliminabili.

La stessa rivoluzione si verificò nelle strade. Nessuna gigantografia sui muri delle case, a pubblicizzare film storici o concerti rock, niente manifesti a conclamare svendite e liquidazioni; niente cartelli ai margini delle autostrade… Perfino i supermarket, fino al giorno prima così prodighi di aggressivi consigli per gli acquisti, apparivano rilassati e rispettosi. Il cliente entrava, si aggirava tra gli scaffali dove in bel ordine erano disposti dentifrici, merendine, confezioni di pasta e di biscotti, scatolette di tonno e di sardine: tutti in serena attesa, senza vantare le proprie superiori qualità con chiassosi cartelli di stile fumettistico, senza gareggiare in sconti, in metà prezzi, in offerte speciali… Liberati dai costi della pubblicità, tutti i prodotti erano sensibilmente scesi di prezzo. Il consumatore - non più distratto da eccitanti immagini femminili che gli garantivano la superiorità di questi o quei maccheroni - sceglieva liberamente, grazie anche al passa-parola dell'esperienza altrui. Spendeva meno, sceglieva meglio, sfuggiva alle tentazioni degli acquisti inutili, cessava di ingombrare il frigorifero di cibarie destinate alla spazzatura, e gli armadi di top e di short che passavano di moda con la stessa velocità con cui erano state imposti. Il mondo senza pubblicità era decisamente più bello e rilassante. Tuttavia…

ATTO SECONDO…Tuttavia, la trasformazione ebbe un suo alto, drammatico prezzo in un immediato aumento della disoccupazione. Agli ingressi della metropolitana - per esempio - si trovarono immediatamente disoccupati i ragazzi che distribuivano giornali gratis con sunti di notizie politiche e con i gossip del giorno. E cinque metri più in là, si trovarono altrettanto disoccupati gli spazzini incaricati di raccogliere i giornali che in quei cinque metri i frettolosi passanti avevano letto e subito gettato. Persero il lavoro anche i giornalisti e i tipografi che quei giornali avevano composto fino al giorno prima, e che si reggevano naturalmente sulle inserzioni pubblicitarie. E dietro si trovarono senza lavoro, nelle aziende di pubblicità, le fitte schiere di quanti vi lavoravano: art director, chief executive, copywriter, account, production manager, creativi, grafici, planner, fotografi, impaginatori, stylist… Chiusero i battenti gli studi rad iofonici, cinematografici e televisivi che di pubblicità si nutrivano, e finirono in strada turbe di cameramen, fonici, modelle, parrucchieri, truccatori, agent press… Il problema si fece presto gravissimo, provocò interpellanze in Parlamento, agitò i sindacati, che a gran voce chiesero il riconoscimento di uno stato di calamità, e interventi governativi a difesa delle categorie. Timidamente, il ministro del commercio estero notò come sulla bilancia dei pagamenti avesse avuto un benefico impatto la minore importazione di carta, di colori, di materiale fotografico specializzato e costoso… ma si trattò di poco più che uno stuzzicadenti opposto a un'inondazione. L'entità del fenomeno fece salire la percentuale dei disoccupati ai valori massimi degli ultimi cinquanta anni; ci furono disordini che spesso degenerarono in gratuite violenze, l'opposizione gridò allo scandalo, il governo restò in carica solo perché nessuno voleva ereditarne la patata bollente. Mai, nella storia della repubblica italiana, si era verificata una situazione tanto minacciosa per l'ordine pubblico. Tuttavia…

ATTO TERZO…Tuttavia, il minor costo di ogni prodotto commerciale - non più gravato dagli investimenti pubblicitari - fece aumentare in misura considerevole il risparmio delle famiglie. Al momento della dichiarazione dei redditi, ogni capofamiglia notò che quell'anno si era speso meno, e che il bilancio si chiudeva con un attivo assolutamente impensabile in passato. Le minori spese resero più facile al contribuente una più onesta dichiarazione fiscale, dalla quale risultava peraltro una maggiore possibilità contributiva. Le tasse aumentarono, ma - tutto sommato - in misura minore di quanto non fossero diminuite le spese: e con immediati, benefici effetti. Lo Stato vide crescere le entrate, il governo fu in grado di allentare i cordoni della borsa, e di rispondere positivamente alle richieste dei vari i ministeri e dei vari enti pubblici locali, fino a quel momento costretti a faticose acrobazie di bilancio e a ridurre all'osso il personale. Grazie alle nuove disponibilità economiche i tribunali poterono finalmente colmare i vuoti di organico, ed assumere i cancellieri e gli stenografi necessari alla normale attività processuale; le università riaprirono i concorsi, le scuole onorarono le cattedre, gli ospedali ovviarono alla cronica carenza di infermieri, le municipalizzate d'ogni tipo e dimensione allargarono le assunzioni molto al di là delle solite clientele di raccomandati…. Agli orfani della pubblicità (art director, creativi, modelle, parrucchieri…) non fu difficile trovare lavoro e nuove mansioni nella situazione che si era andata creando.

La tensione sociale si allentò, le manifestazioni di protesta cessarono, la vita sembrò davvero migliorare: scuole più efficienti, magistratura meno lenta, perfino infermiere più carine, grazie alla nuova utilizzazione di modelle e veline in un lavoro di cui esse avvertirono subito il minore stress, la ridotta pericolosità mediatica e un senso preciso di utilità per la collettività.

EPILOGO - Tutto prese subito una via più seria e appagante. Il Padreterno guardò giù, si compiacque, e pensò: "Ma per dio, non potevano arrivarci da soli?"



martedì 24 luglio 2007

Viabilità...

La Regione Liguria, nella persona dell’assessore alle infrastrutture Merlo ha dichiarato guerra ai tir questo provvedimento lo ritengo giusto e doveroso anche se è purtroppo un palliativo che non risolve i problemi all’origine. Sia chiaro, la situazione è questa: in attesa delle nuove infrastrutture e dell’avanzamento dei progetti occorre cercare di rimediare in qualche modo ed è corretto prendere determinate decisioni.
I progetti stentano a partire e molte volte stentano anche ad essere messi sulla carta. Recentemente ho assistito ad un dibattito a cui era presente l’architetto della Regione Gian Poggi che sintetizzava i vari step in questo modo: progetto – soldi – appalto – lavori.
Ecco, in molti casi, ad esempio la Gronda del Ponente che servirebbe ad alleggerire il traffico autostradale, si è ancora in attesa del progetto preliminare e il costo complessivo della sola gronda, sembra ormai superare e di molto la cifra stanziata dal governo per realizzare una serie di opere da effettuare sul nostro territorio, insomma mancherebbe circa 1 miliardo di €.
Quello che spaventa il cittadino medio è la lentezza, la sensazione è che nulla si muova anche se in realtà non è così ma…nessuno lo spiega…e l’assenza di comunicazione danneggia!!
Per quanto riguarda la gronda ad esempio i continui ritardi sono dovuti in parte a difficoltà tecniche come ad esempio la costruzione del ponte destinato a sostituire il viadotto Moranti perché bisogna valutare i vincoli presenti sul territorio, i costi associati ai 500 alloggi che occorrerebbero per risistemare le persone, i costi per la costruzione della galleria Leira – Cerusa che andrebbe a costituire il by-pass di Voltri, i costi dell’eventuale declassamento dell’attuale tratto autostradale, i costi necessari per procurarsi i metri cubi di materiale inerte da utilizzare nei lavori e i costi necessari a scaricare il materiale di risulta degli scavi (ad esempio per la galleria sopra citata).
Tutti aspetti che vanno affrontati e che le autorità stanno affrontando ma nel silenzio, senza che la cittadinanza venga messa a conoscenza…anche a questo serve il blog…però…

domenica 22 luglio 2007

“La calda estate dei genovesi verso il Partito Democratico”

Nella corsa alla raccolta firme (entro il 30 luglio 2007) le candidate e i candidati segretari sembrano essere in darwiniana evoluzione. Immagino in breve due diverse specie di candidati: gli appartenenti a “la casta” e le giovani leve della politica italiana. Rispetto alla metafora darwiniana, non ho l’autorità per dirlo, ma auspico il superamento delle divergenze interne al grande disegno del Partito Democratico, e rispetto a questo mi pongo in posizione di equilibrato ottimismo.

Superare il veleno del qualunquismo, e sollevare il velo dell’antipolitica sono imprese difficili, tuttavia, come cittadina non voglio rinunciare al mio bisogno individuale ma, anche, collettivo di un possibile miglioramento delle strutture politico-sociali della comunità. Di fronte alla crisi etica, che ha corroso profondamente i principi ispiratori delle attuali strutture democratiche, mi pongo la domanda di fondo: che fare? Personalmente intendo reagire, guardando ai contenuti del dibattito politico e, soprattutto, sforzarmi di conoscere, documentarmi e, quindi, andare a leggere i documenti essenziali del Partito Democratico: Decalogo per le assemblee costituenti…” e “Regolamento per le elezioni…”, votato dal Comitato dei 45.

Mi scuso per questa lezione di moralità da rivista femminile. Non ho nulla da insegnare a nessuno, semmai è dagli altri che posso imparare qualcosa, ed è questa la molla profonda che mi sospinge verso la comprensione dell’innovativo progetto del centrosinistra. La questione è importante: questa fetta della politica italiana non cambia solamente volto, con una nuova e più attraente maschera, investe e scommette in qualità; ripensa se stessa, è pronta a rinegoziare un nuovo contratto sociale.

Se Atene piange, Sparta non ride. Sono evidenti, infatti, le responsabilità del ceto borghese e del suo approccio superficiale verso la promessa elettorale di scambiare il voto in cambio dell’abolizione di una tassa invisa (l’ICI). Ma la sinistra non è innocente e la sua fatica, a recuperare in credibilità, sta in questa scommessa: costruire un soggetto politico nuovo, in grado di rinvigorire e energizzare le attuali alleanze e farne nascere nuove, all’insegna di una nuova e più forte stagione democratica.

Il succo. La nuova o il nuovo leader del Partito Democratico, eletta/o da un milione di cittadine/i nei gazebo di tutta Italia, è un’opportunità per tutte e tutti – forse, vale la pena di riflettere sulla serietà della scommessa.

giovedì 19 luglio 2007

Post sparito ?

Stamattina ho letto un post inviato da madagascar intitolato "un ponte tra politica e cittadini"
adesso è sparito. Mi spigate cosa state combinando?

mercoledì 18 luglio 2007

E’ possibile rafforzare il ponte tra Politica e Cittadini?

In questa parte vorrei proseguire la riflessione sui rapporti Politica-Cittadini, allo scopo di scrutare meglio i luoghi, in cui si potrebbero sviluppare detti rapporti. Affrontare il tema dei luoghi del dialogo politico, trovo che sia un argomento affascinante, avvincente, perché interessa e coinvolge i molteplici aspetti della vita sociale e meriterebbe di essere approfondito con attenzione. Uno di questi luoghi è la Rete, cioè Internet. Internet, la metafora del villaggio globale, la piazza moderna o agorà, luogo degli scambi culturali, sociali ed economici, territorio delle infinte discussioni e dei confronti accesi e pacati ma, anche, spazio della memoria e laboratorio pulsante delle idee. Queste sono solamente alcune delle possibili definizioni che si possono dare agli strumenti della dimensione virtuale, in cui l’homo politicus si misura. E il blog, contrazione di web log (traccia su Rete), è uno di questi strumenti.

E, allora, è lecito chiedersi “Se una discussione politica seria e produttiva abbia senso e possa svilupparsi all’interno di un luogo virtuale come questo blog?”. La risposta per me è in senso affermativo, perché il blog, in quanto “Big Conversation”, grande conversazione sul mondo, è un ambiente di comunicazione dove, a tutti i livelli di maturità politica, i cittadini (noi tutti) possono discutere e confrontarsi sui temi, che reputano importanti, associandosi in gruppi di interesse. E, quindi, la Rete (o il nostro blog, se preferite) diventa un luogo in cui la politica può voltare pagina e mostrare il suo volto più autentico e democratico - sul punto vorrei aprire la discussione a chi lo desidera, per dare vita ad un confronto aperto su idee e opinioni, anche, divergenti.

Vorrei riflettere, anche, su questo. Esprimere le proprie idee e convinzioni, mutare prospettiva a seguito di attenta riflessione, sono tutte esperienze molto belle, direi che sono aspetti della vita, stimolanti e utili, perché accrescono il nostro senso civico. Un conto, però, è scrivere il diario sapendo che nessuno leggerà il suo contenuto e, quindi, tenere segrete e solamente per noi le riflessioni; altro è scegliere di scrivere per sé e per gli altri, sapendo e volendo condividere con il resto del mondo, si fa per dire, idee, pensieri, desideri, aspettative, preoccupazioni e altre emozioni (gioia, rabbia, ecc.).

A seconda dello stato d’animo, è del tutto evidente, che il desiderio comunicativo muti nell’uno o nell’altro modo. Per me oggi - trovarmi all’interno di un luogo virtuale come questo, riservato ad un numero determinato di persone, rispetto ad un luogo aperto all’esterno, cioè un all’interno di una rete (netwok) di blog - mi porta alla domanda di prima, cioè “Se una discussione politica seria e produttiva abbia senso e possa svilupparsi all’interno di un luogo virtuale come questo blog?”. La risposta è di segno negativo, nel senso che preferirei comunicare all’interno di un network di blog e non per avere una visibilità personale maggiore, orientata a gratificare il mio ego, non è questa la molla: il motivo è un altro.

Per come la vedo io, il blog rappresenta un luogo tematico, una sorta di palestra di opinioni, in cui poter affrontare vari argomenti (tra cui quelli della politica), uno spazio in cui sviluppare il dibattito fra le diverse categorie sociali e professionali. Il blogger - la persona fisica che scrive e gestisce un blog (rimanendo sempre alla dimensione della politica, ma il discorso è traslabile ad altri settori) - secondo me, interagendo con altri blogger (e, quindi, ponendosi all’interno di una rete), contribuisce a rafforzare il legame Politica-Cittadini. In definitiva, il compito del blogger non è solamente quello di muovere piccoli o grandi climi di opinione all’interno di quella certa comunità virtuale, io penso, che egli abbia un’occasione che è quella di favorire lo sviluppo di quel ponte comunicativo fra Politica e Cittadini.

lunedì 16 luglio 2007

ricevuto da "Incontriamoci"

Gentile LORENZO, ti scrivo, per una volta, una mail più lunga del solito che ti chiedo di leggere con attenzione perché credo che il tema sia importante per il futuro di Incontriamoci.
Come sai mercoledì scorso sono state approvate le Regole per l’elezione dell’Assemblea costituente del PD. Per chi come noi ha lavorato da tanti anni e con tanta fatica per arrivare alla nascita del PD è un altro passo in avanti.
In queste settimane anche pubblicamente ho fatto presente che la scelta sulle regole era talmente importante da segnare per molto tempo la vita del futuro partito. Rimango dell’idea che forse si poteva fare meglio, si poteva partire con maggiore chiarezza e con meno vincoli dettati più dal passato che dal futuro.
Comunque e legittimamente, il Comitato chiamato a decidere ha deciso. Adesso tocca anche a noi decidere che fare, come Incontriamoci possa prima di tutto contribuire alla più vasta partecipazione di cittadini elettori il 14 ottobre.
Incontriamoci è oggi una realtà originale di partecipazione alla politica. Più di 25mila persone che hanno organizzato in totale autonomia oltre 1200 incontri su tutto il territorio nazionale sono una realtà vera e attiva nella politica italiana. Una realtà che non va dispersa.
Per questo propongo a te, come a ciascuno degli altri “Incontristi”, una nuova iniziativa politica concreta.
Per favorire una grande partecipazione dei cittadini, io credo che Incontriamoci possa e debba partecipare alle Primarie del 14 ottobre con una sua lista e con suoi candidati.
Mi sono convinto che questa è una scelta opportuna perché so che Incontriamoci può portare un contributo importante al successo delle Primarie. E questo grazie a te, a voi, e alla vostra passione.
Vorrei che fosse subito chiara una cosa: non è una “lista Santagata” quella che propongo. Per togliere ogni dubbio avrei pensato, infatti, di non candidarmi all’Assemblea costituente.
So, poi, che subito sorge una domanda: se facciamo la nostra lista, chi sosteniamo per la segreteria del PD? La mia risposta oggi è: vedremo. Vedremo chi saranno i candidati, quale progetto di PD propongono, quali valori e idee sostengono. E decideremo insieme, democraticamente, chi sostenere.
Ti chiedo, dunque, di rispondere a questa mail entro VENERDI’ 20 LUGLIO alle 12.00 per manifestare la tua disponibilità a lavorare insieme agli altri della tua provincia alla costituzione della lista di Incontriamoci.
Di seguito trovi il percorso che ho immaginato e che credo renda esplicita la novità di Incontriamoci come strumento di partecipazione in questa tappa decisiva per la politica italiana.
Aspetto come sempre la tua opinione, per continuare insieme il cammino.
A prestissimo e buon lavoro a tutti noi.
Giulio Santagata
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BOZZA DI REGOLE PER LA LISTA DI INCONTRIAMOCI
1. Entro venerdì 20 luglio, raccolta delle disponibilità ad essere punto di riferimento organizzativo della propria provincia con pubblicazione dei nomi e delle mail sul sito per essere contattati da altri interessati al percorso e costituzione del Gruppo di coordinamento provinciale.
2. Massimo entro il 15 settembre il Gruppo di coordinamento organizza una Assemblea pubblica in ogni collegio della provincia con all’ordine del giorno:
a. proposta del progetto di Incontriamoci per il 14 ottobre b. presentazione delle autocandidature per entrare nella lista c. voto a scrutinio segreto dei partecipanti all’Assemblea per la formazione della lista d. dopo la proclamazione dei risultati, raccolta delle firme per la presentazione della lista (minimo 100 per collegio).
CHI PUO’ CANDIDARSI: chi è registrato a Incontriamoci da almeno 15 giorni prima della data dell’Assemblea di collegio. Per candidarsi occorre presentare pubblicamente un breve documento di intenti e versare 50 € (20 per chi ha meno di 25 anni) per sostenere le prime spese della lista.
CHI PUO’ VOTARE: tutti coloro che partecipano all’Assemblea. Per votare occorre presentare un documento di identità valido e versare 5 € (2 per chi ha meno di 25 anni) per sostenere le prime spese della lista. L’elettore deve esprimere 2 preferenze.
COME SI FORMA LA LISTA: l’ordine dei candidati nella lista è dato dal risultato delle votazioni in ordine decrescente di preferenze ottenute fino al numero di 5 candidati.
CHI PUO’ FIRMARE PER LA LISTA: tutti coloro che partecipano all’Assemblea, anche non registrati a Incontriamoci, e comunque tutti gli aventi diritto al voto il 14 ottobre. La raccolta delle firme può ovviamente proseguire anche oltre la data dell’Assemblea.
3. Tra il 16 e il 19 settembre consultazione attraverso il sito tra tutti i registrati a Incontriamoci per decidere quale dei candidati alla segreteria sostenere. Il 19 settembre pubblicazione dei risultati.
4. Tra il 21 e il 22 settembre (come da Regolamento nazionale) presentazione della lista con il collegamento al candidato segretario nazionale.

venerdì 13 luglio 2007

Il Parlamento per studenti

Con la legge regionale "Istituzione del parlamento regionale degli studenti della Liguria", prenderà il via un nuovo organismo, composto da 30 studenti eletti in rappresentanza degli istituti e scuole secondarie superiori della Liguria, con compiti di consultazione e rapresentanza degli interessi e delle problematiche del mondo dei giovani.
L'idea è quella di favorire la partecipazione dei giovani alla vita pubblica e sociale.
Direi una bella iniziativa.
Che ne pensate?

giovedì 12 luglio 2007

Scusate ma ho un altro sassolino nella scarpa che mi devo togliere, premetto che questa mail la copierò e la inserirò, pari pari, sul nostro blog.

Non voglio essere una volta membro di un comitato civico ed un’altra volontario del presidente della regione, secondo la convenienza! Mi ritengo al servizio del centro sinistra, del partito democratico, delle idee in cui credo!
Ho appoggiato Marcello Danovaro non perché mi è stato “indicato” come volontario, ma perché lo stimo e lo ritengo una persona che può portare avanti le nostre idee.
Se domani candidano un'altra persona al posto del Presidente della Regione io appoggerò la persona che il centro sinistra candiderà e così onorevoli, senatori, sindaci, assessori e così via per questa coalizione.
Inoltre non si possono convocare i ” volontari ” solo quando ci sono delle tornate elettorali, si inalberano (uso questa espressione per il blog altrimenti sarebbe stato si in………) ci stanno mandando a stendere.
Finiamola pertanto con queste ambiguità, non siamo né cretini né bambini, almeno rispettiamoci tra di noi , da adesso in avanti mi piacerebbe essere considerato solo che un membro del comitato conlaliguriaditutti e basta!

Spero di trovarVi d’accordo con me, Lorenzo

magazine 3


„Comitato magazine3“ - genova -

Articolo sull’anali del voto di Andrea M.
Le recenti elezioni amministrative segnano un momento cruciale per i destini del centrosinistra in Italia nei prossimi anni. E’Si presenta, quindi, come necessaria una serena ma ferma analisi delle motivazioni che possono spiegare l’atmosfera presente nel Paese, e tanto più in una città tradizionalmente di sinistra come Genova, anche nei suoi quartieri storicamente popolari, dove a farla da padrone è stato l’astensionismo.
Innanzitutto è il governo nel suo insieme a dover trarre delle lezioni da questo risultato. Il rischio serio, da scongiurare traendo spunto dagli errori commessi, è consegnare il Paese nuovamente alla destra. E questa volta per molto tempo. Il governo, dunque. Verso di esso, dopo un disastroso governo di centrodestra, le aspettative erano davvero elevate ed il Paese si era rivolto in massa al centrosinistra, come una speranza per il futuro.
La prima opportunità mancata è stato un netto cambiamento rispetto al passo: un taglio di ministri, viceministri e sottosegretari (molti, peraltro, inutili). Si è guardato alla soddisfazione di tutti, aumentando il numero di cariche rispetto al passato, lasciando cadere l’opportunità di un gesto simbolicamente forte, di grande coraggio. Ed è il coraggio, spesso, a mancare nell’azione di governo, appannata dai particolarismi e dai distinguo.
Anche il coraggio di non candidare e di non offrire cariche a chi è stato condannato in via definitiva è mancato.
Il centrosinistra deve capire che il valore della legalità e della trasparenza è per i propri elettori fattore fondamentale e determinante: l’attuale delegittimazione della politica da parte dei cittadina è proprio figlia di un qualunquismo, generato dalla mancanza di moralismo e trasparenza, che genera il convincimento del “tutti uguali”. E, a riguardo, risulta devastante la vicenda delle intercettazioni telefoniche sul caso Unipol: non perché, ad oggi, vi siano fatti penalmente rilevanti, ma perché ormai su è perso il significato di Politica. Proprio perché una politica di centrosinistra deve garantire le medesime possibilità a tutti cittadini ed un forte sviluppo, tutelando i più deboli, e lottando per la giustizia e l’uguaglianza dei cittadini, è suo compito, di certo, rapportarsi con il mondo economico per perseguire gli scopi elencati. Ma non deve “tifare” per gli amici. Deve semplicemente definire “le regole del gioco”, garantendo i cittadini ed affermando gli strumenti in grado di garantire umanità e benessere per tutti al sistema capitalistico. In questa direzione deve andare lo stato sociale e la libera concorrenza.
Un passaggio importante, in grado di incanalare il consenso verso il governo, è stata la fase delle liberalizzazioni: una classe politica che finalmente ha tentato di sciogliere molti dei lacci che avvolgono l’Italia. Di fronte, però, a sparute proteste di alcune classi economiche, nonostante il grande appoggio nel paese verso i provvedimento Bersani, l’azione è stata meno incisiva. E’ mancato, nuovamente, il coraggio.
Arriviamo così all’indulto; una ferita aperta per il Paese: l’Unione deve capire che il valore della legalità è valore di sinistra, così come la certezza della pena ed il diritto alla sicurezza dei cittadini. Aprire le celle a chi ha commesso reati (compresi quelli finanziari), di fronte ad una crescente domanda di sicurezza, ha ulteriormente eroso consensi, creando un allarme sociale, su cui le destre vincono, con modi populistici, le elezioni. La soluzione per la risoluzione del sovraffollamento delle carceri italiane era molto più semplice: un piano straordinario di realizzazione di edilizia carceraria.
Non sono invece arrivati gli attesi provvedimenti atti a fermare la precarizzazione del lavoro, in primis giovanile, reale causa della debolezze nella creazione di nuove famiglie (il centrodestra farebbe bene a riflettere su questo): insomma il tema principale che aveva permesso la vittoria dell’Unione nel 2006 e la conquista del voto giovanile è stato lasciato in secondo piano.
La risoluzione del conflitto di interessi sembra avviata verso una strada tortuosa, così come il provvedimento sui Dico, mentre le leggi vergogna ad personam varate dal governo “Berlusconi” non sono state cancellate.
La Finanziaria ha poi fatto il resto: i flussi di cassa dovevano essere meglio calcolati per evitare una manovra troppo dura generando in seguito un extra gettito da spartire (con relative polemiche che durano da mesi sull’utilizzo del “tesoretto”). Le fasce di reddito per il calcolo della tassazione hanno generato la mostruosità che il ceto medio venisse tassato con la stessa aliquota del ceto benestante. La tassazione ha colpito, in primis, i lavoratori dipendenti, i quali, hanno già contribuito al risanamento con sforzi de facto “non eludibili”, ed ancora troppo ampia è la fascia di evasori (anche se un’azione in tal senso è iniziata), così come da rivedere dovrebbero essere le procedure per velocizzare il recupero dei debiti dovuti allo Stato.
La sensazione è quella che si parla e litiga tanto, ma si fa molto poco.
Il metodo caotico con cui si è proceduto, e spesso tuttora si procede (anche sul tema delle pensioni), con dichiarazioni anche contraddittorie tra loro, impedisce di prendere decisioni e getta il paese nell’insicurezza e nello sconforto (se non nella paura): a nessuno è mai in mente di sedersi attorno ad un tavolo ed uscirne (anche dopo ore) con una decisione unitaria, frutto di una sintesi.
Non dimentichiamo che per praticare un rigoroso riformismo, bisognerebbe dapprima avere le idee ben chiare in mente e compiere scelte nette, che, di certo, scontentano qualcuno, ma hanno la forza della fermezza (e si spera della bontà).
L’ampliamento dei diritti (in primis sociali) risulta perlomeno arenato (si vedano i Dico, applicati in moltissimi paesi europei), lo sforzo modernizzatore affievolito, il principio della laicità dello Stato teso a garantire un’azione politica in difesa dei cittadini tutti e, non dei soli credenti, troppe volte messo in discussione.
Di queste ore è la vicenda delle pensioni, e si spera si risolva positivamente per i lavoratori, anche se, anche su questo tema, sono stati troppi i tentennamenti.
La politica estera è, invece, il fiore all’occhiello di questo governo: generosa, ferma quando necessario, dinamica, protagonista. Certo, ci sarebbe voluto, uno scatto di orgoglio sulla base di Vicenza, anche inventando soluzioni nuovi come la proposta di discussione su una difesa a livello europeo, più che sulla Nato. Tanto più in quel momento di accavallamento tra la questione della base di Vicenza e il rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Infine non vedo incisive misure a sostegno dell’ambiente: ad esempio, perché non pensare ad un obbligo di utilizzo della carta riciclata per ogni tipo di pubblicità?
Sia ben chiaro, però, che queste sono critiche costruttive, tali da non poter fare paragoni con l’operato devastante del governo precedente: la distruzione socio-civile ed economico-sociale portata avanti dal governo Berlusconi, che in prevalenza ha pensato a difendere i propri interessi, non ha precedenti.
La sconfitta del 28 maggio viene anche imputata al Partito Democratico. Io non penso che debba essere coinvolto il Partito Democratico in quanto tale, anche perché questo progetto è utile e necessario al Paese. Di certo il nuovo soggetto ha pagato lo scotto di una vicinanza al Primo Ministro, la cui popolarità è in caduta libera. Il problema è, però, un altro, ovvero come costruiamo il Partito Democratico: la gestazione della nascita, insomma. Si dice spesso di non creare la somma di Ds e Margherita ma, purtroppo, si sta andando in questa direzione. E allora pongo alcune domande. Su quale base valoriale condivisa costruiamo il nuovo partito? Mi spiego: c’è mai stata una discussione valoriale tra classi dirigenti e tra militanti su temi quali laicità dello Stato, sviluppo sostenibile, rapporto con i progressisti europei, economia, scuola, giustizia? Senza uno schema programmatico-valoriale, non vedo la differenza tra partito e lista civica.
A me sembra che, attualmente, ci siano solo delle interviste tra leader rimpallata sui giornali da un giorno all’altro, come in una partita di tennis. Finora si è parlato di Pantheon. A me interesserebbe parlare di idee, valori, soluzioni per il Paese.
E poi perché non allargare i propri orizzonti al mondo ecologista (penso ai Verdi), ai Socialisti, alla Lista Di Pietro? Non credo che la continua ricerca del compromesso Ds-Margherita sia la strada giusta: siamo di fronte ad un grande progetto, in grado di dare respiro ad una politica, non moderata, ma rigorosamente e orgogliosamente riformista. Perché rinchiudersi in se stessi? Perché non dare slancio ai giovani, avendo dato vita ad un comitato promotore di over 60, senza nessuno tra ventenni, trentenni e quarantenni? Il partito democratico dovrebbe proprio scardinare questo sistema gerontocratico vigente in Italia.
Spesso si è sentito dire che il Partito democratico non dovrà essere la somma dei gruppi dirigenti di Ds e Margherita: ebbene si sta facendo di tutto, invece, per fare questo. La scelta del leader (oggi si discutono anche le primarie, che dovrebbero essere ormai un metodo basilare) sembra appassionare di più che gli aspetti programmatrici. Il pantheon più dei valori. Le poltrone più che le idee.
Ripartiamo da zero. Per con-vincere.
Infine un accenno alla città in cui vivo, Genova. Qui il fenomeno è stata una grande astensione nei quartieri periferici tradizionalmente di sinistra. Questo perché la precedente amministrazione, che ha reso il centro di Genova splendido, ha trascurato le periferie, ormai in larghe parti degradate, governando in certe situazioni anche con arroganza (ad esempio votando l’installazione di un inceneritore, a fine luglio, su un sito discutibile per problemi ingegneristico-ambientali, con il parere contrario della cittadinanza), trascurando le richieste dei cittadini relative a sicurezza, degrado, pulizia delle strade, trasporto pubblico. Sono mancate le scelte condivise e la manutenzione dell’ordinario, pur essendo stato ben presente un grande progetto di cambiamento della città, che tutti possiamo osservare. Si è peccato troppo di presunzione, compiendo scelte senza discuterne con i cittadini (strisce gialle, inceneritore ecc.). Si è creato allarmismo con dichiarazioni confuse sulla chiusura degli ospedali. Non dovrà più succedere, se vogliamo essere una forza responsabile.
Anche questo dovrà servire di lezione.

Da Stefano al Membri del Direttivo: la riunione di ieri ..come momento iniziale di confronto.. mi è sembrata utile e interessante.. finalmente Marcello ci ha dato almeno la speranza che la politica non finisce dopo le elezioni.. che l'eletto non arriva alle istituzioni senza l'aiuto o le idee anche degli altri.. spero che l'incontro tra i coordinatori avvenga presto.. prima delle vacanze, saluti a tutti

Da Enrico V. ad Andrea m.: come sempre trovo nelle tue riflessioni molti argomenti che condivido in pieno quindi non vorrei tediarti argomentando su tutti
mi permetto invece di suggerirne tre sui quali mi piacerebbe aprire con te e con tutti un dibattito in quanto tutti ne parliamo ma poi in concreto non vedo proposte in particolare che partano dalla base
1 ) rinnovamento generazionale e di genere
come con che regole con che sistemi di partecipazione reale e sino a che livelli ?
2) partecipazione diffusa alla scelte locali
come con che sistemi di partecipazione reale e sino anche livelli?
3) comunicazione capillare su lavori e progetti in essere della giunta regionale in particolare su sanità, lavoro ,sicurezza
e conseguente possibilità di utilizzo e coinvolgimento di comunicazione sul territorio con iniziative del nostro comitato
ovviamente su queste cose avrei qualche piccola idea e se ne abbiamo voglia e tempo mi piacerebbe cominciare da subito a discuterne che ne dici ?

Da Libertà & Giustizia del 19/6/07 :
Pd, è giusto eleggere così il segretario?Prodi ha deciso: sarà "una scelta di popolo" con le primarie del 14 ottobre. Le liste dai 475 collegi saranno obbligatoriamente collegate a uno dei candidati alla segreteria del Pd. Basteranno 100 firme per presentare una lista. L'elenco dei candidati sarà breve e blindato, senza cioè la possibilità di esprimere preferenze. Per alcuni è la scelta giusta per eleggere un candidato forte, per altri il sistema di riprodurre correnti, radicando ulteriormente lo scontro tra Ds e Dl. E secondo voi? E' il sistema giusto per eleggere segretario e assemblea costituente? Preferireste poter scegliere i nomi all'interno delle liste? E Veltroni dovrebbe candidarsi?


Genova, sempre giugno ‘07 by blor

mercoledì 11 luglio 2007

Estratto da un articolo del Sole 24 di giugno ‘07:
Più di 170mila insidie alle aree tutelate - La lista nera delle minacce gravi

Lottizzazioni, villaggi turistici, alberghi, strade. Sono soltanto alcuni degli interventi finiti nel mirino delle soprintendenze e che saranno inseriti nell'attesa «mappa delle criticità». Su richiesta del ministro dei Beni culturali e vicepremier, Francesco Rutelli, i soprintendenti stanno infatti eseguendo un dettagliato monitoraggio delle minacce più rilevanti al territorio italiano sottoposto a tutela, con l'obiettivo di individuare gli "ecomostri" già esistenti e, soprattutto, di prevenire ulteriori danni. Evitare, insomma, quello che lo stesso Rutelli ha definito un «silenzioso sacco». In attesa che la mappa venga completata, le soprintendenze hanno fornito a Il Sole 24 Ore alcune anticipazioni delle "liste nere".È il caso di Recco, in provincia di Genova, dove la Soprintendenza ha segnalato con preoccupazione le previsioni di sviluppo residenziale (contenute nel Piano urbanistico adottato dal Comune) che comporterebbero un incremento di superficie edificabile di circa 97mila metri quadri in una zona di grande pregio paesaggistico e archeologico. Sempre in Liguria (regione con più del 92% della superfìcie sottoposta a vincolo)sarà abbattuto e bonificato lo "scheletrone", l'ossatura in cemento di quello che sarebbe dovuto essere un albergo, mai ultimato. Lo scempio si trova nell'area dell'ex Cava San Giovanni, sull'isola Palmaria, di fronte a Portovenere………Sarà invece oggetto di una prossima seduta della conferenza dei servizi il progetto dell'architetto Massimiliano Fuksas — progetto già approvato dal comune di Savona — per una torre di 120 metri, con residenze e parcheggi, da erigere nel porticciolo turistico della Margonara……..
Sei esempi in negativo Nel caso di Alimuri, Montecorice, Punta Licosa e Isola Palmaria si tratta di strutture già esistenti, blocchi di cemento e scheletri di edifìci abbandonati, tutti costruiti a pochi metri dal mare in zone sottoposte a vincolo. Le soprintendenze chiedono che vengano abbattute per ripristinare il contesto originario. A Capraia e Recco, invece, sono indicati progetti non ancora realizzati. Se le opere sulla carta dovessero essere approvate, avvertono le soprintendenze, aree paesaggistiche di alto pregio rischierebbero di essere compromesse…….
Isola Palmaria (La Spezia) Lo «scheletrone» Sarà abbattuta l'ossatura di cemento denominata «lo scheletrone»» sull'isola Palmaria, di fronte a Portovenere. Sarebbe dovuto essere un albergo, ma la costruzione non è stata mai ultimata. L'area sarà bonificata……….
Recco (Genova) Piano sotto accusa Il Piano urbanistico (Puc) adottato dal Comune di Recco prevede uno sviluppo residenziale con incremento dì superficie utile di 97mila metri quadri in una zona di pregio paesaggistico e archeologico

Speriamo che la Regione Liguria intervenga al più presto!

martedì 10 luglio 2007

Dai dati pubbliacati dall'ISTAT è emerso che, mentre dal 2001 al 2004 il tasso di occupazione in Ligura è rimasto sostanzialmente invariato intorno al 60%, a fronte di un aumento a livello nazionale, in questi ultimi due anni, invece, è ripreso a crescere.

Sarà merito della Giunta Burlando?

Io penso di si.

La lotta alla precarietà era ed è un punto di forza del programma e, pian piano, credo che più si sviluppi questo programma, più vengano fuori i risultati.



Condivido l'invito di Lorenzo ad utilizzare il blog...è nato per farvi sentire, per dare l'occasione ai lettori, ai cittadini tutti di esprimere il loro pensiero...

..."diteci la vostra"!

Noto con dispiacere che dopo l'entusiasmo iniziale ricominciamo con l'apatia, nessuno scrive più nel nostro blog, Vi invito, anche per quei liguri nel mondo che hanno visitato il nostro sito, e che stimolo a scriverci non solo per motivi politici, a riprendere la discussione, inoltre vorrei sapere la Vosta opinione sulla raccolta firme per il referendum della riforma elettorale. Saluti.

lunedì 2 luglio 2007

Benvenuto!

Spero di essere benvenuto nel ns. blog, e vorrei ricordare a tutti che per redigere il ns. "magazine" necessito di una mini redazione, inoltre invito tutti i nostri associati ad inviami articoli, scritti o segnalzioni varie per poter "mettere in rotativa" un nuovo numero del magazine.
un cordiale saluto a tutti,
Lorenzo

giovedì 28 giugno 2007

Un saluto a tutti voi

Ehilà ragazzi, mi è giunta voce che il mio intervento sul “Comitato magazine” è stato apprezzato…vi ripeto che siete proprio dei raffinati intenditori: vedo che sapete apprezzare ciò che conta!!!
Beh ora non pensate che i miei interventi siano più frequenti, cercherò come sempre di essere molto discreto anche per non disturbare il vostro lavoro, le vostre idee…voglio proprio vedere cosa combinate!!!
Finalmente dopo esservi accorti che il mio nome è apotropaico (guarda, guarda che parola…ho appena due anni ma…mi avete fatto crescere bene eh!) vi siete nuovamente messi in moto e devo dirvi che ho accolto con molto piacere la nascita del “Comitato magazine” e del blog. Mi sembrano delle idee fresche e utili che bene si addicono a quella idea di una politica lieve, sobria e pragmatica di cui si parla e che tanto mi piace!
Mi raccomando, inutile dirvi che conto su di voi affinché utilizziate questi strumenti per farmi crescere e conoscere…sapete sono un po’ ambizioso e vanitoso anche se non lo dò a vedere!!
Dai ragazzi cercate di farvi venire delle idee frizzanti e con esse alimentate il blog…cercate di stupirmi portando una ventata di freschezza, di vero cambiamento…so che ne siete capaci quindi non voglio stimolarvi ulteriormente!
Naturalmente non esagerate con tutte queste idee frizzanti…non vorrei che tutte queste bollicine mi facessero il solletico…ihihih…scusate…mi sono lasciato un po’ prendere la mano dalle battute!
Ora vi lascio anche perché tra un po’ dovrò andare a sistemarmi sul sito di Maestrale e allora vorrei un po’ conoscerlo “di persona” sperando che…con tutto quel vento…non mi faccia volare via!
Eh lo so…sono proprio uno spiritosone!!!
Oh adesso non prendete troppo gusto ai miei interventi: sono delle perle di saggezza che vi regalerò solo in alcuni momenti…così mi farò un po’ desiderare!!!
Ne approfitto per concludere, l’ultima volta, con “un abbraccio”…col caldo sentirsi avvolti dalla plastica dello striscione non è certo il massimo! E allora…

un abbraccio!

Il Comitato conlaliguriaditutti

mercoledì 27 giugno 2007

Ormai sono lanciato....
,,,Dicono che tutti i giorni dobbiamo mangiare una mela per il ferro e una banana per il potassio.Anche un'arancia per la vitamina C e una tazza di the verde senza zucchero, per prevenire il diabete.Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d'acqua.Tutti i giorni bisogna mangiare un Actimel o uno yogurt per avere i L.Cassei Defensis, che nessuno sa bene che cosa cavolo sono, però sembra che se non ti ingoi per lo meno un milione e mezzo di questi bacilli (?) tutti i giorni, inizi a vedere sfocato.Ogni giorno un'aspirina, per prevenire l'infarto, e un bicchiere di vino rosso, sempre contro l'infarto.E un altro di bianco, per il sistema nervoso. E uno di birra, che già non mi ricordo a cosa serve.Se li bevi tutti insieme, può succedere che ti colpisca un'emorragia cerebrale, però non ti preoccupare, perché dovesse succedere, non te ne renderai neanche conto.Tutti i giorni bisogna mangiare fibra. Molta, molta, moltissima fibra.Si devono fare tra i 4 e 6 pasti quotidiani, leggeri, senza dimenticare di masticare 100 volte ogni boccone.Facendo i calcoli, solo in mangiare se ne vanno 5 ore.Ah, e dopo ogni pranzo bisogna lavarsi i denti, anche dopo l'Actimel e la fibra lavati i denti, dopo la mela i denti, dopo la banana i denti... e così via finché ti rimangono dei denti in bocca, senza dimenticarti di usare il filo interdentale, massaggiare le gengive, il risciacquo con il Listerine...Meglio ampliare il bagno e metterci il lettore CD, perché tra l´acqua, le fibre e i denti, ci passerai varie ore li dentro.Bisogna dormire otto ore e lavorare altre otto, più le 5 necessarie per mangiare, si arriva a 21.Te ne rimangono 3, sempre che non ci sia traffico.Secondo le statistiche, vediamo la televisione per 3 ore al giorno...Già non si può, perché tutti i giorni bisogna camminare almeno mezz'ora (per esperienza: dopo 15 minuti torna indietro, se no la mezz'ora diventa una).Inoltre, bisogna tenersi informati, e leggere per lo meno due giornali e un paio di articoli di rivista, per una lettura critica.Ah!, si deve fare sesso tutti i giorni, però senza cadere nella routine: bisogna essere innovatori, creativi, e rinnovare la seduzione.Tutto questo ha bisogno di tempo. E senza parlare del sesso tantrico (ti ricordo che bisogna lavarsi i denti dopo che si mangia qualsiasi cosa!).Bisogna anche avere il tempo di lavare i piatti, i panni, pulire per terra, e non parliamo se hai un cane o...dei FIGLI !!!!Insomma, per farla breve, i conti ci portano alle 29 ore al giorno.L'unica possibilità che mi viene in mente é fare varie cose contemporaneamente: per esempio, fai la doccia con acqua fredda e con la bocca aperta, così bevi i due litri d´acqua. Mentre esci dal bagno con lo spazzolino in bocca fai l´amore (tantrico) con il/la compagno/a, che nel frattempo guarda il telegiornale e ti racconta cosa succede nel mondo, mentre lavi per terra.Ti é rimasta una mano libera?? Telefona ai tuoi amici! E ai tuoi!Bevi il vino (dopo aver chiamato i tuoi ne avrai bisogno). Il tuo/a compagno/a può darti il BioPuritas con la mela, mentre lui/lei mangia la banana con l´Actimel, tanto poi domani si fa cambio.Però se ti rimangono due minuti liberi, invia questo messaggio ai tuoi amici (che bisogna coltivare come una pianta), mentre mangi una cucchiaiata di Total Magnesiano, che fa un mondo di bene.Adesso vi lascio, perché tra lo yogurt, la mela, la birra, il primo litro d´acqua e il terzo pasto con fibra della giornata, già non so più cosa sto facendo però so che devo andare urgentemente in bagno.E ne approfitto per lavarmi i denti....

bloghissimo..

un ciao a tutti, nonostante la ridotta funzionalità dei miei neuroni ( esempio calzante è quello della unica bollicina dell'acqua....L..." sono riuscito ad entrare, non vi dico la fatica... deve essere questo lo stimolo per essere presenti , ognuno di noi a modo suo deve contribuire a essere spettatore della politica e attento comunicatore tra la gente. CIAO

domenica 24 giugno 2007

Al via il Blog del Comitato "conlaliguriaditutti", benvenuti!


Con questo post inizia a vivere il blog del Comitato “conlaliguriaditutti”.
Nel dare il benvenuto a tutti coloro i quali vorranno contribuire, fornendo contributi senz’altro utili, alla crescita del blog e, soprattutto, allo sviluppo della comunicazione, dell’informazione e della partecipazione politica in una società che, oggi, pare tenda ad allontanarsene, qualche brevissima nota introduttiva.
Il Comitato “conlaliguriaditutti”, senza ripetere quanto riportato a margine del blog (Cosa fa, come opera, cosa non è), è la tipica espressione della politica intesa come partecipazione della gente, spinta da quel protagonismo civico che vuole realizzare non solo un avvicinamento delle persone alla politica, ma, in particolare, un ri-avvicinamento della politica alla società.
Noi pensiamo che ciascuna persona sia interessata alla politica poiché ciò significa essere interessati alla propria vita.
Tuttavia, in questi ultimi tempi il termine “politica” è venuto ad assumere, in molti discorsi che si possono ascoltare in giro, un significato negativo, come sinonimo di casta, potere, supremazia, privilegi, imposizioni dall’alto.
La politica, in realtà, e come è senz’altro noto, non è questo, ma è partecipazione, valori, interessi generali, idee.
Pertanto, interessarsi alla politica, in poche parole, è interessarsi alla propria vita ed alla società in cui viviamo.
La nostra Costituzione afferma che è diritto e dovere di tutti impegnarci per il progresso del nostro Paese, inteso ad ogni livello: nazionale, regionale e/o locale.
E ciò è quello che vorremmo fare, con un soggetto, quale il Comitato “conlaliguriaditutti”, che incarna il tipico sentimento dell’attivismo volontaristico fondato sul fare e non solamente sul dire, che di certo non intende supplire alle mancanze di altri soggetti né divenire un mero prestatore d’opera, bensì, vuole sviluppare ulteriormente e fortemente la rete partecipativa, sintomo di democrazia e di sana politica.
Certo l’obbiettivo è ambizioso, ma non impossibile.
Tutti noi abbiamo voglia di farci sentire, di dire che ci siamo, di far sapere che è il popolo, la gente, ogni singolo individuo a contare; abbiamo voglia di essere tenuti nella dovuta considerazione nei processi politici di cambiamento, partitici e non.
Qui possiamo farlo e, quel che più conta, qui cercheremo di operare in modo che ogni voce non sia semplice aria gettata al vento, ma arrivi a chi di dovere.
Qui cercheremo di avere sempre il c.d. polso della situazione, con indagini, confronti, opinioni, commenti, o qualunque altro contributo vorrai dare.
Qui cercheremo di essere “un Ponte tra Politica e Cittadini”.