venerdì 28 dicembre 2007

oggi la democrazia è in lutto

Oggi 28 dicembre 2007 centinaia di migliaia di persone ai funerali di Benazir Bhutto, la leader dell'opposizione pachistana morta in un attentato durante un comizio a Rawalpindi. Scontri in tutto il Paese: morti e decine di feriti con la polizia che ha l'ordine di sparare sulla folla.
Oggi leggendo i quotidiani mi sono chiesta perché questa donna è stata uccisa e perché è stata uccisa proprio in questo periodo di cose nuove, in cui il Papa, capo della Chiesa di Roma, parla di speranza, il Dalai Lama da Roma racconta la sua speranza di poter tornare a vivere con la sua religione nella sua terra.
Oggi non ho trovato nessuna risposta alle mie domande per l’atroce assassinio della bella e saggia signora pakistana. Una sola idea mi è ronzata in testa e non si è più fermata come un’ape disperata di dicembre alla ricerca di fiori profumati. E l’idea è questa: Tutti dobbiamo morire p-r-i-m-a/ o/ p-o-i.
Oggi la morte di Benazir Bhutto, in questo senso, contiene una lezione per tutti noi, anche per quelli che sono chiamati ad azioni molto più piccole, delle sue, ma che richiedono ugualmente il coraggio di agire per ciò che si ritiene giusto, per ciò in cui si crede, senza preoccuparsi delle conseguenze, senza cercare ragioni, più o meno valide, per procrastinare, rinunciare, arrendersi.
Oggi la democrazia è in lutto. Oggi faccio una promessa a me stessa: non procrastinare, non rinunciare e non arrenderti perché la libertà di poter esprimere liberamente il pensiero è un diritto troppo prezioso da rinunziare, quanto prezioso è vivere in una democrazia. Viva l’Italia democratica. Grazie piccola grande-donna del tuo grande sacrificio.
maria rener

mercoledì 26 dicembre 2007

Salve a tutti. La redazione del comitato Con la Liguria di Tutti è lieta di presentarvi il terzo numero del magazine LiguriaDiTuttiNEWS.

In questo numero, che potete consultare cliccando qui parliamo di:

-) La prima casa nella pianificazione della Regione Liguria.
-) Sicurezza ed immigrazione: un problema globale. Suoi riflessi nella nostra regione.

Ci auguriamo che anche questo numero possa contribuire a stimolare il dibattito su alcuni temi di interesse ed attualità generali. Vi ricordiamo che come sempre è valido l'invito a discutere di questi ed altri temi sul nostro blog, semplicemente aggiungendo un messaggio in risposta a questo post.

Cogliamo inoltre l'occasione per augurarvi Buone Feste ed un Felice Anno Nuovo.

La redazione

Il bene che non muore e la teoria delle dinamiche dominanti: due aspetti della solidarietà

Nel blog di Massimo Gramellini del 22 dicembre ho trovato un post che faccio mio per invitare alla riflessione sul tema della solidarietà. Parto dall'ovvia considerazione che uomini e donne differiscano come genere e come comportamenti. Nella moltitudine delle azioni umane c’è chi è orientato/a verso sé stesso e chi (una minoranza) pensa anche al bene altrui. Dunque in questa mescolanza di vedute può senz'altro trovare spazio la solidarietà, nel senso buonista, cioè fare del bene in modo disinteressato (lo so, è raro, ma esiste e non solamente a Natale). In tal senso la solidarietà è quando il benefattore non si aspetta che gli altri ricambino il suo gesto. Questo tipo di solidarietà può diventare un buon esempio da seguire, non vi pare?
Ma il concetto di solidarietà è ampio: ecco una delle possibili interpretazioni in chiave matematica, tratta dalla teoria delle "Dinamiche dominanti" del premio nobel John Forbes Nash (A beautiful mind, 2001, con Russell Crowe). In breve, Nash - rifacendosi al pensiero dell'economista Adam Smith, secondo il quale: "Un gruppo ottiene il massimo risultato quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé stesso" - dimostra che l'ambizione individuale serve al bene comune e quindi: "Il risultato migliore si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé e per il gruppo".
M.R.

…La sera di Natale di tanti anni fa, il giovane disoccupato Larry Stewart entrò in una chiesa di Kansas City per chiedere l’elemosina. Tese la mano a una signora ingioiellata che stava pregando Dio con spettacolare fervore «Torna domani», lo liquidò lei, sprezzante. Larry decise che non avrebbe più chiesto l’elemosina a nessuno ma che l’avrebbe fatta a chiunque, per evitare agli altri l’umiliazione di subire un rifiuto come quello che aveva appena incassato lui…Diventato un piccolo imprenditore televisivo, invece di gettarsi in politica si incollò la barba di Babbo Natale sulla faccia e cominciò a dispensare biglietti da 5 dollari ai miserabili della città. Su questo ultimo punto dissento, condivido il resto. Penso infatti che si possa "gettarsi in politica" ed essere solidali, dipende dalle proprie idee sul mondo. Intanto i suoi affari crebbero e con essi i bigliettoni del Babbo misterioso...finché un giorno gli trovarono un tumore all’esofago e Larry dovette dare fondo a tutti i risparmi per le cure. Il suo cruccio era di morire senza lasciare nulla. Perciò si svelò in pubblico: ammise di essere il Babbo segreto, implorando chiunque fosse ricco come un tempo lo era stato lui di prendere il suo posto, il prossimo Natale. Il prossimo Natale sarebbe questo…da alcuni giorni in città c’è un Babbo misterioso che si aggira fra i poveri, distribuendo banconote da 100 dollari.
Morale della favola vera: il bene può nascere da un buon esempio come da uno cattivo. Perché la qualità dell’esempio è importante. Ma quella del cuore che lo osserva, di più.

mercoledì 19 dicembre 2007

STORICO NO

18-12-07 e 104 sono numeri da ricordare. Ieri, infatti, è stata approvata dall'ONU, con il voto di 104 paesi, la risoluzione sulla moratoria della pena di morte.
E' una grande vittoria di democrazia e di civiltà.
La risoluzione non è vincolante, ma certamente è un importante passo verso l'abolizione totale di questa violazione dei diritti umani perchè autorizza i vari organi dell'ONU ad operare per raggiungere tale obiettivo.
Speriamo davvero di non fermarci qui!