sabato 10 maggio 2008

La Liguria e i suoi nodi ferroviari

La Regione Liguria ha discusso con le Fs un tracciato alternativo alla Torino-Lione che punta sulle tratte di Ponente: c´è un unico disegno, un solo binario che da Barcellona corre veloce a Marsiglia, poi sale in Costa Azzurra, arriva in Liguria e da Genova devia verso il Nord, puntando ovviamente su Milano. Alla fine, potrebbe anche diventare l´alternativa a un Corridoio 5 che in Val di Susa rischia di arenarsi e che, invece, passando più vicino al mare, riuscirebbe a concretizzarsi.

Si parte dal nodo di Genova, il cui bando di gara verrà pubblicato a luglio e che da ottobre sarà ufficialmente in gara. L´opera è fondamentale perché ridisegna la linea ferroviaria a mare, dando una nuova opportunità al Ponente. Fra Cornigliano, al servizio della delegazione, e Sestri Ponente, più legato ai traffici dell´Ilva, nascerà infatti una nuova stazione, quella di Genova aeroporto che arriverà al Colombo attraverso un "tapis roulant" e salirà agli Erzelli con un impianto a fune. Ma i cerchi si allargano e da Genova si arriva alla Liguria, in particolare alla tratta di Ponente. “Nel 2010 – afferma il presidente Burlando – sarà pronta l’Andora-San Lorenzo, che avevo finanziato quando ero ministro; nel 2017 sarà operativa l’Andora-Finale per la quale ci sono 500 milioni stanziati e manca ancora n miliardo e mi meraviglierei se questo governo federalista, peraltro così radicato nel ponente ligure, su questa tratta non battesse un colpo.”

La Regione punta a valorizzare la striscia fra il mare e la ferrovia, con una passeggiata a disposizione dei territori. Ma scommette soprattutto sull´opportunità che potrebbe arrivare dalla Francia, pronta a far arrivare i suoi treni veloci a Nizza e da qui, scavalcando la rocca di Montecarlo, fino al confine con l´Italia. Anche per loro, infatti, arrivare a Lione ha costi enormi, senza contare il rischio di arenarsi nuovamente in Val di Susa. L´alternativa sarebbe allora il progetto europeo che da Barcellona arriva a Marsiglia e che da qui sale in Italia, sempre correndo lungo la costa. E da Genova potrebbe deviare verso Milano, con il terzo valico.

A Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte, che aveva affermato che una linea simile potrebbe essere dedicata solo al trasporto passeggeri, Burlando replica affermando: “non ho nulla contro l’alta velocità Torino-Lione e i due progetti non sono alternativi. I nostri progetti sono tutti approvati; a me interessa avere binari che vadano a connettersi con il sistema ferroviario francese, sia per i passeggeri che per le merci, al confine di Stato. Io non sono contro la Tav ma dico che davanti al pericolo che ritardi il corridoio 5 (Torino-Lione), questo progetto lo mettiamo a disposizione. Se può costare meno e arrivare prima, può essere a disposizione dell’Italia.”

“Queste opere nuove – continua Burlando – costano 6 miliardi, l’altra ne costa 16. Poi, se si fa anche la Val di Susa vorrà dire che la nostra sarà un’appendice che poi rientra nel corridoio. Tecnicamente le chiamano “branch”: vorrà dire che le merci e i passeggeri sceglieranno se passare attraverso Marsiglia o attraverso la Lione Torino. Se però dovessero esserci delle difficoltà tecniche o alcune difficoltà politiche, noi garantiremmo comunque un’alternativa a questo nord-ovest.”

Nessun commento: