Liguria di Tutti NEWS - Numero 2
Ciao a tutti. Eccoci con un nuovo numero del nostro magazine, pronto a stimolare i vostri pensieri. Potete consultarlo cliccando QUI. Mi raccomando rispondeteci e fateci sapere le vostre opinioni. In questo numero parliamo di:
- Il turismo ligure nel piano di rilancio turistico per la Regione Liguria
- Fisco regionale: Dopo il risanamento arrivano i primi tagli
A presto!
La redazione
2 commenti:
Cara Maria Rener,
ho letto con interesse il tuo articolo e sento la necessità di suggerire alcune riflessioni.Apprezzo molto il tono ottimistico che esprimi nonostante “l’estate nerissima 2007”, in quanto anch’io credo nelle enormi potenzialità della nostra regione ,che se ben utilizzate non possono che produrre sviluppo e benessere.
Ma perchè non riusciamo a sfruttare le bellezze del nostro territorio ed offrirle non solo ai turisti stranieri o italiani ma anche a noi stessi che qui viviamo?Forse solo perché non riusciamo a vincere quelle INSPIEGABILI RESISTENZE così diffuse negli apparati burocratici presenti nelle locali istituzioni che rendono tutto così difficile?
Perché ,vedi, è vero che noi genovesi e liguri in genere non siamo poi campioni di accoglienza ,ma non siamo poi così sprovveduti da non capire quanto siamo in ritardo rispetto alle altre regioni a vocazione turistica più marcata, e quanto occorre fare per essere apprezzati quanto gli altri e forse più. Sappiamo guardarci in giro , sappiamo vedere cosa fanno gli altri e sappiamo fare almeno quanto fanno gli altri . Non siamo intellettualmente meno dotati di altri. Anch’io sono convinto che il Piano servirà tantissimo per il rilancio turistico, perché prevede un mix di prodotti diversificati,prevede la destagionalizzazione e lo sviluppo di un turismo enogastronomico con nuovi alberghi riqualificazioni e tanto altro.
Ma siamo sicuri che quelle INSPIEGABILI RESISTENZE non finiranno per condizionare l’applicazione anche di quel piano?
Ecco, le perplessità che ho, le posso manifestare senza parlare di massimi sistemi e per esprimermi meglio credo sia sufficiente un esempio che mi tocca da vicino.
Nel 2006 è sorto a Nervi il CIV-Nervi Mare del quale sono il presidente ,aderiscono al nostro comitato oltre 50 esercenti . La sua nascita è ,come per tutti gli altri,dovuta alla necessità di rappresentare in maniera unitaria le istanze degli operatori della zona che spesso inascoltati si rivolgevano alle istituzioni per le loro esigenze lavorative. Come tu sai queste organizzazioni puntano alla riqualificazione del territorio come priorità, perchè sanno che questo è il passo fondamentale per il rilancio di aree dequalificate. Ebbene, nel tratto di costa sul quale si estende il nostro Civ esiste una spiaggia che sino al 2005 (spiaggia Caprifico), l’unica di Nervi, è stata difesa dall’erosione stagionale con alcuni ripascimenti. Questa spiaggia rappresenta il cuore del nostro Civ ed in estate conta più di 20.000 presenze in condizioni normali. Da due anni anche come Civ chiediamo che venga effettuato almeno il normale rinascimento stagionale (dopo che sono state raccolte oltre 3000 firme),ma inutilmente. L’erosione la stà riducendo rapidamente,ma nonostante le nostre rimostranze (con l’appoggio del municipio attuale e della Circoscrizione passata) la cosa non sembra interessare troppo. Tra breve i turisti (ebbene si ,ci sono turisti anche stranieri su questo lembo meraviglioso di costa genovese) ,anche invernali, non troveranno più questa spiaggia perché le istituzioni(comune, provincia, con i quali ho ovviamente parlato) così hanno deciso. Lo hanno deciso sulla base di alcuni pareri manifestati (non palesemente )da parte di sconosciute persone contrarie al ripascimento. Come vedi questa INSPIEGABILE RESISTENZA risulta determinante.
In questo caso come probabilmente in molti altri si saprebbe cosa fare per accogliere il turista ma non è possibile farlo. C’è chi vorrebbe offrire la TORTA DI RISO ma qualcuno la sta nascondendo.
L’unica speranza stà in quel passaggio del Piano che stabilisce che” la Regione esercita funzioni di pianificazione del settore turistico…..e le politiche delle infrastrutture turistiche vanno coordinate con le linee generali della Regione stessa. INSPIEGABILI RESISTENZE PERMETTENDO
Saluti Giorgio Ceccaroni
Le attuali condizioni del turismo in Liguria credo siano una diretta conseguenza del carattere dei suoi abitanti, rappresentato molto bene dall’ormai famosa scenetta della “torta di riso”. Per cercare di invertire questa convinzione a mio avviso bisognerebbe tener presente l’esistenza del Parco Nazionale delle Cinque Terre, idea che, nonostante determinate caratteristiche paesaggistiche si possono trovare solo in questo contesto, bisognerebbe diffondere in altri luoghi della nostra regione. La finalità del Parco è quella di tutelare il patrimonio culturale e territoriale e per fare questo richiede una continua sensibilità e soprattutto un continuo impegno degli abitanti e degli amministratori. E’ in questo modo che visitando questi meravigliosi luoghi si nota un decoro quasi scomparso altrove e un senso di appartenenza molto forte. Ecco, dunque, l’implementazione di un marchio di qualità ambientale rivolto alle strutture turistiche finalizzato al risparmio energetico e alla gestione dei rifiuti, ecco la produzione di alimenti locali biologici, la promozione di una mobilità interna sostenibile attraverso pulmini alimentati a metano, ecco l’istituzione dell’area marina protetta, il recupero difficoltoso di ampi terreni incolti e, cosa non trascurabile, ecco anche la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani. Insomma, un ottimo modo per dare continuità alle tradizioni e nello stesso tempo incentivare il turismo della nostra splendida “scarsa lingua di terra”.
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