Per ricordare
Il ricordo è importante per tutti anche se, per coloro che hanno vissuto questa atroce esperienza, è una prova dura e dolorosa.
“Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre nello stesso posto”. E’ una frase di Shlomo Venezia (dal libro “Sonderkommando Auschwitz”), ebreo di Salonicco, di nazionalità italiana, uno dei pochi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau, una squadra speciale selezionata tra i deportati con l’incarico di far funzionare la spietata macchina di sterminio nazista. Gli uomini del Sonderkommando accompagnavano i gruppi di prigionieri alle camere a gas, li aiutavano a svestirsi, tagliavano i capelli ai cadaveri, estraevano i denti d’oro, recuperavano oggetti e indumenti negli spogliatoi, ma soprattutto si occupavano di trasportare nei forni i corpi delle vittime.
Il suo è davvero un racconto lucido e terribile che lascia senza parole. E’ proprio per queste persone, per le atrocità che hanno subito, che è importante che questo giorno non cada nella retorica delle celebrazioni ma sia un’occasione per ricordare avvenimenti che hanno cambiato la nostra storia.
Primo Levi diceva: “E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire. Può accadere, e dappertutto…occorre quindi affinare i nostri sensi, diffidare degli incantatori, da quelli che dicono belle parole non sostenute da buone ragioni”.
Cerchiamo davvero che il ricordo non abbandoni mai il nostro presente e il nostro futuro.
2 commenti:
Oggi è il giorno della memoria e quest'anno si celebra il 6o° anno della costituzione...sarebbe bene che certe persone in parlamento se lo ricordassero!
caro alberto, hai ragione ma ho l'impressione che siano molti i parlamentari che, per convenienza, non ricordano!
Giuseppe
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