lunedì 26 maggio 2008

Claudio Burlando, la politica, i giovani e i valori

Claudio Burlando, a proposito dello scandalo che ha investito il Comune di Genova, affronta il tema dei giovani, della politica e dei valori.

"Non credo nelle scuole di partito. Vittorio Foa scrive che i valori della politica non si insegnano, bisogna viverli. La mia generazione li ha vissuti. Io alla politica devo molto, non solo perchè figlio di un camallo sono stato sindaco, ministro e ora presidente della Regione, ma per l'esperienza umana vissuta. Questi giovani...sono stati sfortunati"

"Se dovessi fare un bilancio della mia vita politica, direi che però tutte queste cariche non valgono niente in confronto al calore umano che ho respirato, al bene che ti vogliono, al cumulo di sensazioni, passioni, rapporti umani. A scegliere non avrei dubbi."

"Invece ad un certo punto ho visto nascere attorno a me una novità: singole persone che scieglievano un percorso in funzione di ciò ce gli poteva dare. [...] E lì ho capito che nella politica cominciava ad entrare qualcosa di diverso."

Leggi le interviste:
- Corriere della Sera (del 23/05/08)
- La Repubblica (del 24/05/08)

2 commenti:

Simone ha detto...

verissimo!
oggi troppo spesso fa carriera politica non chi ha un progetto politico, una passione politica, capacità vere, ma chi entra nelle grazie del leader di turno.
Penso che un'organizzazione partitica che valuti maggiormente le amicizie piuttosto che le capacità individuali sia destinata a rimanere lontana da ciò che vuole la gente.
Non sempre il cambiamento è positivo, bisogna vedere cosa e come si cambia...e onestamente questo cambiamento, inteso come un cambio di passo, mi sembra ancora un pò lontano.
...ma sono sempre fiducioso!!
Simone

Anonimo ha detto...

condivido le pur gloriose scuole di partito che nel dopoguerra formarono centinaia di persone non sarebbero più adatte ai giovani del 200(20/30 anni)
ma la mia esperienza di formazione mi sostiene nel rilevare la mancanza di luoghi deputati alla formazione politica dove sostenuti e condivisi da anziani i giovani possano realizzare progetti e misurarsi in modo meritrocatico con la politica del fare a vantaggio esclusivo della collettività
i fatti di genova debbono essere un segnale forte di cosa suddede se il mezzo per trovare spazi in politica si limita al mettersi al servizio totale di qualcuno che comanda sotto qualunque bandiera
claudio burlando vorrà costruire qualcosa in questa direzione?
enrico