I redditi degli italiani on line
Da oggi, sul sito dell'Agenzia delle Entrate, sarebbe stato possibile per chiunque conoscere la dichiarazione dei redditi di qualunque italiano, attraverso qualche click (così come avviene nella maggior parte degli altri Stati).
Dopo qualche ora il Garante per la privacy ha bloccato tutto e addio trasparenza.
Io non ho alcun problema a che il mio vicino di casa sappia quanto guadagno poichè non ho nulla da nascondere, tu?
Non è che, per caso, questa trasparenza darebbe fastidio a chi ha la c.d. "coda di paglia"?
2 commenti:
Tempo fa avevo letto un articolo su questo argomento che mi aveva colpito. Credo valga la pena di leggerlo (da www.repubblica .it): «Vuoi sapere quanto guadagna il tuo collega di lavoro o il tuo
dirimpettaio? basta mandare un sms e l'agenzia delle entrate ti
risponderà subito con la cifra denunciata sulla sua ultima dichiarazione
dei redditi. come se fosse l'orario dell'autobus: un servizio qualsiasi.
tranquilli, però: questo accade solo in finlandia. qui tutti possono
sapere tutto di tutti. neanche visco poteva concepire un meccanismo così
diabolico. ma a helsinki e dintorni il rischio di scoprire che il
gioielliere sotto casa incassi meno di un metalmeccanico è prossimo allo
zero: al fisco non si mente, da queste parti.
il numero ficcanaso è gestito dalla compagnia di servizi telefonici
fonecta. si invia al 16400 un sms con nome, cognome e città
dell'indagato e, al costo di un euro e 90, arriva la risposta. nel testo
si deve inserire all'inizio anche la parola vero, che in finnico
significa tasse: la sincerità comincia dal vocabolario, nel paese primo
al mondo - secondo world democracy audit - per democrazia, diritti
civili e politici, libertà di stampa e assenza di corruzione. secondo un
sondaggio del quotidiano helsingin sanomat, al 40 per cento dei
finlandesi piace molto farsi gli affari economici altrui.
nella patria della nokia, con il cellulare si può pagare tutto via sms,
incluso il gettone per la toilette in autostrada. si può perfino
conoscere la storia di un'auto che si vuole acquistare, dai passaggi di
proprietà, ai bolli e alle revisioni mancate. perfino gli eventuali
sospesi con assicurazioni e vigili urbani.
l'uscita del giornale veroporsi, che pubblica le entrate di tutti i
contribuenti, è sempre attesa con grande impazienza dai finlandesi:
così, per passare un sabato pomeriggio diverso rispetto alla solita
telecronaca delle corse con l'automobile, cioè di culturisti che si
caricano un'auto in braccio e fanno a chi arriva primo.
l'altra faccia di tutta questa esagerata trasparenza, però, è la
delazione. non è infrequente che, adocchiata la nuova lussuosa macchina
del vicino di casa, l'impiccione di turno verifichi via sms quanto ha
dichiarato al fisco e poi telefoni per segnalare l'incongruenza.
hanno una strana idea di privacy, i finlandesi, popolo solitario e
individualista per tradizione e dna. al punto che i corsi per non
arrossire in pubblico sono frequentatissimi. ad esempio, chi è
interessato ad acquistare una baita - quella mokki che corrisponde alla
dacia russa - negli annunci immobiliari troverà sempre indicata anche la
distanza dal naapuri, il temuto vicino di casa: "50 metri, ma non si
vede", "200 metri, ma viene di rado" "100 metri, ma dorme sempre". i
soggiorni delle case hanno ampie vetrate, ma guai, anche se siete amici,
sbirciare dentro e fare ciao ciao con la manina alla famiglia che sta
mangiando in bella vista: è considerato un grave atto di maleducazione.
nei condomini la regola è non salutarsi per le scale, salvo poi
ritrovarsi ignudi il sabato nella sauna comune e, sotto la doccia,
sentirsi chiedere da quello del piano di sopra se puoi gentilmente
insaponargli la schiena. ricambierà il favore: è normale, ma l'intimità
del gesto non sarà sufficiente per scambiarsi un buongiorno la volta
seguente in ascensore. checché si pensi degli scandinavi, i finlandesi
sono invece assai pudici e riservati.
l'evasione fiscale da queste parti ha percentuali ininfluenti: altro che
italia, dove il sommerso calcolato intorno ai 160 miliardi di euro
praticamente corrisponde al pil di tutta la finlandia. la pressione
fiscale, invece, è leggermente superiore alla nostra: 43,3 contro 42,3
per cento. ma tra il leggendario sistema welfare finnico e il nostro c'è
il noto abisso. servizi sociali, sanità, trasporti, scuola: un paradiso.
basti dire che qui una casa c'è per tutti e il sussidio per i
disoccupati arriva a coprire il 72 per cento dell'ultimo salario contro
il 7 per cento italiano.
gli studenti non pagano rette universitarie mentre nella scuola
dell'obbligo libri, materiali, mensa e trasporti (oltre i cinque
chilometri) sono gratuiti. ogni finlandese possiede dalla nascita un
codice sociale assegnatogli dal maistraatti, il registro della
popolazione, al quale corrisponde tutta la propria biografia: qualsiasi
impiegato statale può, attraverso quel codice, visualizzare vita morte e
miracoli di ciascuno, compreso il grado di istruzione, quanto ha speso
l'ultima volta dal dentista e se deve ancora pagare una rata della
lavastoviglie. un incubo orwelliano.
la dichiarazione dei redditi serve anche a pagare le multe rimediate al
volante: sono calcolate in proporzione al reddito. fu grazie a questo
sistema, mica tanto sbagliato, che quattro anni fa il giovane rampollo
di una famiglia di industriali, tal jussi salonoja, che aveva un
imponibile di sette milioni, si beccò una contravvenzione record di 170
mila euro per aver superato di 40 chilometri orari il divieto di
velocità in centro.
così non è strano che, quando la polizia stradale ti ferma, la prima
cosa che ti chiede, con libretto e patente, è quanto guadagni. "mi
capitò in questa circostanza di dire una certa cifra" racconta nicola
rainò, direttore della rondine, periodico in italiano. "il poliziotto
controllò con il suo telefonino e mi corresse: l'anno precedente avevo
guadagnato meno e la multa me l'avrebbe fatta in rapporto a quello che
risultava a lui. per fortuna".»
Come si fa a trasferirsi in finlandia???
Ditemelo, vi prego!
Max
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