sabato 16 febbraio 2008

Liguria di Tutti NEWS - Numero 4

Ciao a tutti. Vi presentiamo il quarto numero del magazine LiguriaDiTuttiNEWS, in cui parliamo della sanità ligure esaminadola nel contesto nazionale e facendo un interessante paragone col sistema sanitario americano. Nel secondo articolo prendiamo invece in considerazione le vicende del Porto di Genova, al centro ultimamente di cronache non troppo piacevoli. Articolo completo e molto esautivo, anche se non tiene conto delle ultimissime notizie a causa di una pubblicazione, questo mese, tardiva rispetto al solito.

Continuiamo a raccomandarvi una calorosa partecipazione sul blog per discutere di questi ed altri temi con noi, e nel frattempo vi salutiamo augurandomi un buon proseguimento.

Potete visionare il magazine numero 4 cliccando qui

La Redazione

giovedì 7 febbraio 2008

Coppie di fatto: l'intervento di Burlando

Il presidente della Regione Claudio Burlando è intervenuto in Consiglio durante una discussione sul registro delle coppie di fatto, allo studio in Comune a Genova, in risposta alle richieste di chiarimento di alcuni consiglieri sulla posizione della Regione. "Il compito delle istituzioni, quindi anche della Regione - ha dichiarato - è difendere lo Stato laico, nel rispetto di tutti, sia di chi ha comportamenti diversi dagli altri, sia di chi difende la propria religiosità. Però dobbiamo garantire a tutti gli stessi servizi, indipendentemente dalla famiglia in cui vive".

Secondo Burlando «questa Regione ha operato a difesa dello Stato laico con la legge sui servizi sociali che garantisce ad esempio che gli aiuti alle famiglie per mandare i figli a scuola si danno in base alle condizioni sociali e non al tipo di scuola che viene scelta, come aveva deciso invece la giunta di centrodestra, che non consentiva ai poveri di andare in certe scuole. Questo per me è essere laici».

Burlando ha quindi chiesto: «si può togliere a un bambino il diritto di andare all’asilo solo perché i suoi genitori non sono sposati in chiesa o in comune? Noi non possiamo sindacare sulle scelte delle coppie che vivono al di fuori del matrimonio, siano essere eterosessuali o omosessuali»

In riguardo al buono-scuola, il Capogruppo Regionale AN Gianni PLINIO ha replicato che: “fu concesso, in omaggio ad un principio di libertà, al fine di consentire anche alle famiglie più indigenti di scegliere per i propri figli la scuola privata”.

La consigliera Udeur della Regione Liguria Roberta Gasco ha affermato che: «Il ruolo fondamentale e centrale della famiglia tradizionale è imprescindibile. Lo strumento matrimoniale permette già a due persone di assicurare stabilità al loro rapporto: non è certo necessario introdurre altre forme alternative di famiglia anche perché, con questo termine si definisce solo ed esclusivamente il nucleo riconosciuto e tutelato dalla nostra costituzione. Il rischio che il registro delle coppie di fatto apra la strada al riconoscimento delle unioni omosessuali e alla loro possibilità di adozione è tanto concreta quanto da scongiurare».

Voi come la pensate?

domenica 27 gennaio 2008

Per ricordare

Oggi, 27 gennaio, è il Giorno della Memoria per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbatterono i cancelli di Auschwitz scoprendo tutto l’orrore del genocidio nazista.

Il ricordo è importante per tutti anche se, per coloro che hanno vissuto questa atroce esperienza, è una prova dura e dolorosa.

“Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre nello stesso posto”. E’ una frase di Shlomo Venezia (dal libro “Sonderkommando Auschwitz”), ebreo di Salonicco, di nazionalità italiana, uno dei pochi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau, una squadra speciale selezionata tra i deportati con l’incarico di far funzionare la spietata macchina di sterminio nazista. Gli uomini del Sonderkommando accompagnavano i gruppi di prigionieri alle camere a gas, li aiutavano a svestirsi, tagliavano i capelli ai cadaveri, estraevano i denti d’oro, recuperavano oggetti e indumenti negli spogliatoi, ma soprattutto si occupavano di trasportare nei forni i corpi delle vittime.

Il suo è davvero un racconto lucido e terribile che lascia senza parole. E’ proprio per queste persone, per le atrocità che hanno subito, che è importante che questo giorno non cada nella retorica delle celebrazioni ma sia un’occasione per ricordare avvenimenti che hanno cambiato la nostra storia.

Primo Levi diceva: “E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire. Può accadere, e dappertutto…occorre quindi affinare i nostri sensi, diffidare degli incantatori, da quelli che dicono belle parole non sostenute da buone ragioni”.

Cerchiamo davvero che il ricordo non abbandoni mai il nostro presente e il nostro futuro.

domenica 6 gennaio 2008

Claudio Burlando racconta cosa fa la sua giunta

Oggi su “La Repubblica” Claudio Burlando, nel ricordare Drovandi e Marollo e riflettendo sulla situazione politica, racconta ciò che ha fatto la sua giunta. Mi sembra corretto riportare alcuni passi dell’articolo anche qui.

[…] “Riflettevo su queste figure e sui difficili momenti di oggi. Sul dovere di difendere una storia e non una casta. Sull’esigenza di dimostrare che la politica può essere – e spesso è – una buona cosa. Certo la politica deve dare una risposta di sobrietà, ma non deve dimenticare la storia e deve indicare una prospettiva a un corpo sociale incerto e smarrito. E soprattutto dire la verità. La verità è che con la crisi dei mutui americani, con il petrolio a cento dollari, con la competizione dei paesi asiatici e con il debito italiano, affrontare questi passaggi è impresa dura. Prodi e Padoa-Schioppa ci stanno provando, ma finora hanno raccolto la solidarietà di Celentano e di pochi altri.” […]

”Il miglioramento dei conti della sanità ci ha consentito di ridurre le tasse per le fasce più deboli e nei prossimi anni le ridurremo anche alle fasce intermedie.

Cinquemila famiglie liguri, che hanno un anziano o un disabile a casa ricevono (o riceveranno nei prossimi mesi) un contributo (fino a quattromila euro) con il fondo per la non autosufficienza che fino a due anni fa non esisteva.

I contributi per i diritti allo studio non dipendono più dal tipo di scuola scelta ma solo dalla condizione sociale della famiglia.

Tutti gli studenti universitari che ne hanno diritto ricevono oggi la borsa di studio (fino a due anni fa solo il settanta per cento).

Da quest’anno tutti gli studenti universitari fuori sede che ne avranno diritto avranno positiva per l’alloggio.

E’ aumentato il sostegno all’affitto e stiamo investendo cento milioni di risorse pubbliche per garantire il diritto alla casa.

Da oggi chi non ce la fa a pagare le rate del mutuo può chiedere un aiuto alla regione.

L’altoforno di Cornigliano non inquina più, la bonifica è in corso e l’appalto della strada a mare sta per partire.

Mille dipendenti della Regione Liguria, di alcune delle sue società del settore della Sanità, non sono più (o non saranno più) precari ma lavoratori con piena dignità.

Una buona parte dei fondi europei li useremo per stabilizzare il lavoro precario anche nel settore privato.

Per capirci meglio, forse parlarci direttamente potrebbe essere utile. Io sono qui. Non sono “lontano” né “arroccato in un superbo silenzio”. Incontro centinaia di persone. Le porte sono aperte.

Penso che nella nostra storia e nel nostro presente ci sia qualcosa di buono per costruire un futuro.

Penso che una certa furia distruttiva non porta a nulla di buono. Ma sono attento a comprenderne le motivazioni e a vedere le sofferenze che ci sono dietro.

Poi ci sarà il giudizio dei cittadini. Nel frattempo, c’è ancora molto per cui combattere […]”

“Mettendo insieme il meglio delle culture politiche questo paese può ancora farcela, cambiando certo, ma non demolendo tutto. Ho fiducia che possa andare così.”

venerdì 28 dicembre 2007

oggi la democrazia è in lutto

Oggi 28 dicembre 2007 centinaia di migliaia di persone ai funerali di Benazir Bhutto, la leader dell'opposizione pachistana morta in un attentato durante un comizio a Rawalpindi. Scontri in tutto il Paese: morti e decine di feriti con la polizia che ha l'ordine di sparare sulla folla.
Oggi leggendo i quotidiani mi sono chiesta perché questa donna è stata uccisa e perché è stata uccisa proprio in questo periodo di cose nuove, in cui il Papa, capo della Chiesa di Roma, parla di speranza, il Dalai Lama da Roma racconta la sua speranza di poter tornare a vivere con la sua religione nella sua terra.
Oggi non ho trovato nessuna risposta alle mie domande per l’atroce assassinio della bella e saggia signora pakistana. Una sola idea mi è ronzata in testa e non si è più fermata come un’ape disperata di dicembre alla ricerca di fiori profumati. E l’idea è questa: Tutti dobbiamo morire p-r-i-m-a/ o/ p-o-i.
Oggi la morte di Benazir Bhutto, in questo senso, contiene una lezione per tutti noi, anche per quelli che sono chiamati ad azioni molto più piccole, delle sue, ma che richiedono ugualmente il coraggio di agire per ciò che si ritiene giusto, per ciò in cui si crede, senza preoccuparsi delle conseguenze, senza cercare ragioni, più o meno valide, per procrastinare, rinunciare, arrendersi.
Oggi la democrazia è in lutto. Oggi faccio una promessa a me stessa: non procrastinare, non rinunciare e non arrenderti perché la libertà di poter esprimere liberamente il pensiero è un diritto troppo prezioso da rinunziare, quanto prezioso è vivere in una democrazia. Viva l’Italia democratica. Grazie piccola grande-donna del tuo grande sacrificio.
maria rener

mercoledì 26 dicembre 2007

Salve a tutti. La redazione del comitato Con la Liguria di Tutti è lieta di presentarvi il terzo numero del magazine LiguriaDiTuttiNEWS.

In questo numero, che potete consultare cliccando qui parliamo di:

-) La prima casa nella pianificazione della Regione Liguria.
-) Sicurezza ed immigrazione: un problema globale. Suoi riflessi nella nostra regione.

Ci auguriamo che anche questo numero possa contribuire a stimolare il dibattito su alcuni temi di interesse ed attualità generali. Vi ricordiamo che come sempre è valido l'invito a discutere di questi ed altri temi sul nostro blog, semplicemente aggiungendo un messaggio in risposta a questo post.

Cogliamo inoltre l'occasione per augurarvi Buone Feste ed un Felice Anno Nuovo.

La redazione

Il bene che non muore e la teoria delle dinamiche dominanti: due aspetti della solidarietà

Nel blog di Massimo Gramellini del 22 dicembre ho trovato un post che faccio mio per invitare alla riflessione sul tema della solidarietà. Parto dall'ovvia considerazione che uomini e donne differiscano come genere e come comportamenti. Nella moltitudine delle azioni umane c’è chi è orientato/a verso sé stesso e chi (una minoranza) pensa anche al bene altrui. Dunque in questa mescolanza di vedute può senz'altro trovare spazio la solidarietà, nel senso buonista, cioè fare del bene in modo disinteressato (lo so, è raro, ma esiste e non solamente a Natale). In tal senso la solidarietà è quando il benefattore non si aspetta che gli altri ricambino il suo gesto. Questo tipo di solidarietà può diventare un buon esempio da seguire, non vi pare?
Ma il concetto di solidarietà è ampio: ecco una delle possibili interpretazioni in chiave matematica, tratta dalla teoria delle "Dinamiche dominanti" del premio nobel John Forbes Nash (A beautiful mind, 2001, con Russell Crowe). In breve, Nash - rifacendosi al pensiero dell'economista Adam Smith, secondo il quale: "Un gruppo ottiene il massimo risultato quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé stesso" - dimostra che l'ambizione individuale serve al bene comune e quindi: "Il risultato migliore si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé e per il gruppo".
M.R.

…La sera di Natale di tanti anni fa, il giovane disoccupato Larry Stewart entrò in una chiesa di Kansas City per chiedere l’elemosina. Tese la mano a una signora ingioiellata che stava pregando Dio con spettacolare fervore «Torna domani», lo liquidò lei, sprezzante. Larry decise che non avrebbe più chiesto l’elemosina a nessuno ma che l’avrebbe fatta a chiunque, per evitare agli altri l’umiliazione di subire un rifiuto come quello che aveva appena incassato lui…Diventato un piccolo imprenditore televisivo, invece di gettarsi in politica si incollò la barba di Babbo Natale sulla faccia e cominciò a dispensare biglietti da 5 dollari ai miserabili della città. Su questo ultimo punto dissento, condivido il resto. Penso infatti che si possa "gettarsi in politica" ed essere solidali, dipende dalle proprie idee sul mondo. Intanto i suoi affari crebbero e con essi i bigliettoni del Babbo misterioso...finché un giorno gli trovarono un tumore all’esofago e Larry dovette dare fondo a tutti i risparmi per le cure. Il suo cruccio era di morire senza lasciare nulla. Perciò si svelò in pubblico: ammise di essere il Babbo segreto, implorando chiunque fosse ricco come un tempo lo era stato lui di prendere il suo posto, il prossimo Natale. Il prossimo Natale sarebbe questo…da alcuni giorni in città c’è un Babbo misterioso che si aggira fra i poveri, distribuendo banconote da 100 dollari.
Morale della favola vera: il bene può nascere da un buon esempio come da uno cattivo. Perché la qualità dell’esempio è importante. Ma quella del cuore che lo osserva, di più.

mercoledì 19 dicembre 2007

STORICO NO

18-12-07 e 104 sono numeri da ricordare. Ieri, infatti, è stata approvata dall'ONU, con il voto di 104 paesi, la risoluzione sulla moratoria della pena di morte.
E' una grande vittoria di democrazia e di civiltà.
La risoluzione non è vincolante, ma certamente è un importante passo verso l'abolizione totale di questa violazione dei diritti umani perchè autorizza i vari organi dell'ONU ad operare per raggiungere tale obiettivo.
Speriamo davvero di non fermarci qui!